A Trieste la regista dell’Afghanistan Zainab Entezar con “Shot the Voice of Freedom”

Trieste – “Shot the Voice of Freedom” è la storia di due sorelle che hanno deciso di lottare contro il destino sfortunato che le ha colpite in Afghanistan: protestano contro la perdita dei loro diritti fondamentali, tra cui il diritto all’istruzione, al lavoro, a vestirsi liberamente e perfino a camminare da sole. L’ha messa in pellicola la regista afghana dissidente Zainab Entezar, che la presenterà in anteprima a Trieste al teatro Miela martedì 27 febbraio alle ore 21.

La presenza di Zainab Entezar a Trieste è resa possibile, oltre che dalla Rete del Caffé Sospeso — un’iniziativa di solidarietà tra sette piccoli festival italiani di cinema e cultura che si propone di non lasciare soli gli intellettuali dissidenti o perseguitati in tutto il mondo, assicurando tutela a distanza attraverso una “scorta mediatica” a chi è minacciato della perdita della libertà o della vita nei propri Paesi d’origine — anche dalla collaborazione di diverse realtà locali: Linea d’Ombra OdV, Teatro Miela, Gruppo Anarchico Germinal, Articolo 21 e ICS – Ufficio Rifugiati Onlus.

Il giorno dopo, mercoledì 28 maggio, alle ore 20.30, l’autrice presenterà presso la sede del Gruppo Anarchico Germinal in via del Bosco 52/A “Fuorché il Silenzio”, libro che raccoglie le voci di 36 donne afghane che si sono battute per i propri diritti dopo la presa di Kabul da parte dei Talebani. Durante l’evento saranno anche proiettati i tre brevissimi ma suggestivi cortometraggi di Zainab: “Maryam”, “Bycicle” e “Home”.

 

Condividi