Allarme del Soccorso alpino: temperature da primavera, attenzione massima alle valanghe, anche per escursionisti

FVG – Sembra essere, di colpo, arrivata la primavera! Quella che richiama alle sciate su neve trasformata, firn strepitosi e godibili. In realtà non è così.
 
 
Anche se sicuramente si è usciti dall’inverno più serio, le giornate si sono allungate e l’alta pressione favorisce un tempo bellissimo, che invoglia a compiere escursioni sulla neve, occorre prestare moltissima attenzione alla particolare situazione che presenta il manto nevoso quest’anno.
 
 
Il manto non è ancora ben assestato a nessuna delle esposizioni dei quattro punti cardinali e le alte temperature dei prossimi giorni, con zero termico sempre sui 3200 metri e senza rigelo notturno, impongono un’attentissima valutazione e pianificazione delle eventuali gite, con discese e rientri da concludere categoricamente entro la mattinata.
 
 
Il bollettino parla chiaro per mercoledì 24 febbraio:
 
 
“Il caldo in quota previsto non consentirà il rigelo notturno del manto nevoso. Su Alpi e Prealpi il pericolo sarà 3 (marcato): a partire dalla tarda mattinata saranno probabili valanghe spontanee superficiali di neve umida o bagnata, sia a debole coesione che a lastroni, di medie e grandi dimensioni, in tutte le esposizioni ma in particolare sui versanti soleggiati. Saranno inoltre possibili valanghe da slittamento sui pendii prativi ripidi. Alle massime quote, nelle zone di accumulo, in particolare nelle esposizioni da NW a NE il distacco provocato di lastroni di medie dimensioni potrà avvenire soprattutto con forte sovraccarico mentre ovunque dalla tarda mattinata sui pendii ripidi si potranno innescare valanghe al passaggio con gli sci. Alcune valanghe di neve bagnata potranno interessare le zone antropizzate. Evitare assolutamente le zone prative con presenza di crepe (bocche di balena) nel manto nevoso. Per le escursioni pianificare attentamente gli orari”
 
Nelle immagini che alleghiamo alcune delle bocche di balena fotografate domenica sopra le piste del Piancavallo.
 
 
Quest’anno si vedono bocche di balena, soprattutto a sud, un po’ in tutte le nostre Alpi Orientali.
 
(Foto a cura del CNSAS FVG)

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