Casi di Covid-19 in forte aumento in regione nella settimana appena trascorsa mentre si attende incontro con governo

FVG – Mentre si attende l’incontro fra il governo e le Regioni sulla gestione della quarta ondata delle pandemia da Covid-19, il monitoraggio settimanale del Friuli Venezia Giulia nel periodo 15-21 novembre evidenzia un preoccupante ulteriore aumento dei nuovi casi: sono stati 3.810 i contagi segnalati (+16,9%) e delle persone positive ricoverate in ospedale (+34,6%).

L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 272 a 318 e sale anche il tasso di positività, da 2,1% a 2,4%.

I posti letto occupati in area medica salgono da 160 a 215 (+34,4%) e quelli in terapia intensiva da 19 a 26 (+36,8%). I posti letto occupati in area medica sono il 16,8% (215 su 1.277), il 14,9% in terapia intensiva (26 su 175).

Gli attualmente positivi aumentano da 4.772 a 6.071 (+27,2%). Il 96% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (5.830), il 3,5% è ricoverato con sintomi (215), lo 0,4% in terapia intensiva (26). Si registrano 62 persone ricoverate in più, da 179 a 241 (+34,6%).

Le persone in isolamento domiciliare crescono da 4.593 a 5.830 (+26,9%).

I guariti settimanali sono 2.480 su un totale di 116.183 da inizio pandemia. Il numero di decessi cresce da 24 a 31 (+29,2%).

La sintesi delle variazioni rispetto alla settimana 8-15 novembre
  • 
nuovi casi settimanali: da 3.260 a 3.810 (+16,9%);
  • casi attualmente positivi: da 4.772 a 6.071 (+27,2%);
  • persone in isolamento domiciliare: da 4.593 a 5.830 (+26,9%);
  • decessi: da 24 a 31 (+29,2%);
  • ricoveri ospedalieri ordinari: da 179 a 241 (+34,6%);
  • ricoveri in terapia intensiva: da 19 a 26 (+36,8%);
  • pazienti ricoverati con sintomi: da 160 a 215 (+34,4%).
Tamponi

Il numero dei tamponi settimanali passa da 156.577 a 161.085 (+2,9%), in media 23.012 al giorno. Il tasso di positività, calcolato sui tamponi, cresce da 2,1% a 2,4%. La crescita dei contagi settimanali da 3.260 a 3.810 (+16,9%) dipende in misura minima dall’aumento dell’attività di testing (+2,9% di tamponi) e principalmente dall’incremento della circolazione del Covid-19, come dimostra il tasso di positività che sale da 2,1% a 2,4%.

Ad un passo dall’area gialla

Ricordiamo i parametri per il passaggio nelle varie fasce di restrizione (colori) in funzione antipandemica (decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021)

La zona bianca è attiva se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%.

Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.

Vaccinazioni

 anti Covid

Al 21 novembre il 2,6% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (28.747), l’82,9% ha completato il ciclo vaccinale (n. 904.403), il 14,4% (pari a 157.430 persone) non ha ricevuto alcuna dose, l’85,6% (pari a 933.150 persone) ha ricevuto almeno una dose di vaccino.

Gli over 50 che hanno completato il ciclo vaccinale sono 519.255 su 599.346 (86,6%), 528.612 hanno ricevuto almeno una dose (88,2%), 9.357 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,6%), 70.734 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (11,8%).

Sono 63.141 le persone che hanno ricevuto la terza dose.

(Fonte: pordenoneoggi.it; statistiche tratte dai dati del Ministero della Salute; elaborazioni a cura del dr. Luca Fusaro)

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