Coldiretti Fvg a Bruxelles: 150 tra soci e dirigenti in piazza per difendere l’agricoltura
FVG – Coldiretti Friuli Venezia Giulia scende in campo e partecipa con una delegazione di 150 persone alla grande mobilitazione europea in programma a Bruxelles giovedì 18 dicembre. Soci, dirigenti, presidenti e direttori delle Federazioni regionale e provinciali, insieme alle rappresentanze di Donne Coldiretti e Giovani Impresa (che interverranno sul palco con la presidente Greta Minisini), porteranno nel cuore delle istituzioni Ue la voce dell’agricoltura regionale contro scelte che stanno mettendo a rischio il futuro del settore.
«La protesta nasce da una visione sempre più distante dai territori e dall’economia reale – dichiara il presidente della Coldiretti Fvg Martin Figelj –. L’Unione europea, avviata verso un lento declino, continua a smarrire il ruolo dei corpi intermedi, come Coldiretti, capaci di interpretare bisogni concreti e trasformarli in proposte. Una politica miope, come denunciato dal presidente nazionale Ettore Prandini, che ha già prodotto il crollo di settori strategici come l’automotive e ora minaccia l’agroalimentare, primo comparto europeo per export e pilastro economico, sociale e ambientale».
A preoccupare è soprattutto il prossimo bilancio Ue, con un taglio annunciato di 90 miliardi all’agricoltura, l’accorpamento della Pac alla coesione e l’assenza di una visione geopolitica capace di difendere le produzioni europee dalla concorrenza sleale. A questo si aggiungono gli accordi commerciali, a partire dal Mercosur, privi di reali clausole di reciprocità, controlli sanitari adeguati e garanzie per gli agricoltori.
«Da Bruxelles – aggiunge il presidente Figelj – vogliamo dire con forza che questa non è l’Europa che vogliamo. Un’Europa che taglia risorse all’agricoltura, aumenta la burocrazia e apre le porte a prodotti che non rispettano le nostre stesse regole tradisce i suoi cittadini e i suoi produttori. Il Friuli Venezia Giulia sarà presente per difendere la Pac, la reciprocità negli scambi, controlli doganali efficaci e un futuro per i giovani che vogliono continuare a coltivare e produrre qualità».

