Con “il Suono della Luce” giunge alla conclusione il “Diario Sonoro” di Remo Anzovino e il suo format online

Fvg – Sabato 2 maggio, alle ore 22.00, verrà trasmessa in streaming sulla sua pagina Facebook ufficiale (https://www.facebook.com/remoanzovino) l’ultima pagina del Diario Sonoro, “Il Suono della Luce”, che Anzovino presenta così: “L’alba è il momento in cui qualcosa muore e qualcosa nasce, è il venire alla luce di un nuovo giorno, e, con esso, della nostra anima. Attraverso un viaggio struggente metterò in musica la diagonale della luce di un giorno che nasce, come ho fatto decine di volte nei miei concerti all’alba, mostrando e raccontando dei contenuti inediti e straordinari. Era per me essenziale scrivere in questo modo l’ultima pagina del “Diario Sonoro”, per ricordare tutte le pagine che ho scritto insieme al mio pubblico e per mettere inchiostro nuovo nella penna e continuare a scrivere insieme, ognuno nella propria vita, le pagine più importanti”.

Iniziato come una reazione catartica allo spaesamento dei primi giorni di quarantena, giunge alla conclusione il “diario sonoro” di Remo Anzovino, il format online ideato e realizzato dal compositore pianista che attraverso la fantasia, la musica e i suoi racconti, ha guidato il pubblico in viaggi immaginifici nei luoghi che non abbiamo potuto vivere in queste settimane e che, pagina dopo pagina, è diventato un appuntamento fisso per migliaia di persone: oltre 400.000 visualizzazioni e più di 10.000 commenti, emozionati ed emozionanti.

“Non ho mai tenuto in vita mia grandi diari – conclude Anzovino – ma come oggetto è sempre servito nella storia a fermare dei momenti. E in qualche modo anche io ho voluto fermare questo momento”.
In questo mese e mezzo, il compositore ha messo a disposizione il suo pianoforte e la sua musica anche per sentirsi utile, per tenersi connesso con la realtà e soprattutto con il suo pubblico. L’idea del “Diario Sonoro” è nata ripensando a un concerto tenuto alcuni anni fa nel Carcere di Opera, in occasione del festival Pianocity, quando un giovane detenuto lo ringraziò spiegando che attraverso la sua musica era riuscito a immaginarsi il giorno in cui sarebbe uscito, indicando dunque all’artista che la sua è una musica per immagini, che stimola la fantasia.

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