Condannato a 11 anni l’uomo che con un complice aveva malmenato e rapinato un anziano

Trieste – Il Tribunale di Trieste ha condannato a 11 anni, 10 mesi e 6 giorni di reclusione P.D., quarantenne triestino, ritenuto responsabile in concorso con un complice, residente nel goriziano, di una rapina a mano armata commessa nel mese di settembre 2017 ai di un settantenne, allora abitante in Strada del Friuli. La vittima era stata violentemente percossa e sotto la minaccia di due pistole rapinata di alcuni monili in oro e un orologio marca Rolex.

Le indagini, avviate nell’immediatezza dell’evento e condotte per un anno dagli agenti della IV Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile con la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Maddalena Chergia, hanno permesso di raccogliere importanti elementi a carico delle due persone ritenute responsabili della rapina nonché di diversi furti aggravati commessi in seguito.

Dall’analisi di filmati registrati da numerose telecamere di videosorveglianza, gli investigatori hanno individuato un veicolo sospetto sul quale erano stati in precedenza controllate delle persone con provvedimenti giudiziari a carico.

I tabulati telefonici relativi alle utenze in uso alle persone identificate a bordo dell’auto hanno fornito importanti elementi indiziari, in base ai quali è iniziato il monitoraggio delle loro comunicazioni attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali dalle quali è emersa la loro complicità in diverse rapine.

Le perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria hanno in seguito consentito di trovare e sequestrare presso l’abitazione sita nel goriziano di L.S., 30 anni, la confezione di una pistola del tipo “scacciacani” del tutto uguale a quella utilizzata per compiere la rapina a Trieste, a cui gli investigatori erano risaliti grazie ad alcuni componenti dell’arma rinvenuti sul luogo della rapina.

La solidità del quadro probatorio raccolto nel corso delle investigazioni svolte ha consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere un’ordinanza applicativa delle misura cautelare in carcere a carico dei due indagati, che era stata eseguita in data 26.10.2018 e poi di rinviarli a giudizio.

Il trentenne goriziano aveva ammesso le sue responsabilità ed era stato condannato in via definitiva con rito abbreviato a 5 anni di reclusione.

Il secondo presunto autore dei reati accertati ha preferito affrontare il processo con rito ordinario, al termine del quale è stato riconosciuto colpevole e condannato.

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