Contenzioso tra Corte dei Conti e Regione sulla Sanità: sospesa la trasmissione del Rapporto

Trieste – La sezione di controllo della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha sospeso la trasmissione al Consiglio regionale del “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2017” approvato il primo febbraio scorso.

Il testo conteneva osservazioni sulla riforma sanitaria che avevano sollevato critiche della presidente Debora Serracchiani alla magistratura contabile.

La sezione è stata riconvocata dopo l’incontro del 6 febbraio con la presidente e l’assessore alla Salute, che hanno presentato una documentazione “copiosa” chiedendo un approfondimento dei punti controversi.

“Dopo ampia discussione – riferisce oggi il presidente Antonio Caruso – l’adunanza plenaria ha disposto l’avvio di un controllo di gestione in materia di sanità” allo scopo di “consentire una lettura unitaria tra le conclusioni contenute nel rapporto sul coordinamento e le risultanze che scaturiranno dal controllo di gestione”.

La Regione in quella sede aveva fornito una memoria analitica e oggettiva, ampiamente documentata e che entra nel merito di tutti gli aspetti, nella quale ha puntualizzato la propria posizione, rispetto a quanto indicato nel “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale per l’esercizio 2017”, a seguito dei rilievi sollevati dalla Corte dei Conti.

Nel corso dell’incontro la Regione aveva chiesto che, nell’entrare nelle questioni gestionali del Servizio sanitario, la Sezione di controllo approfondisse la sua valutazione, sulla base della documentazione fornita, con l’auspicio che all’esito dell’esame la posizione della Corte sia meglio chiarita.

Si è quindi appreso che la Sezione di controllo della Corte tornerà a riunirsi già oggi mercoledì 7 febbraio per far conoscere le proprie valutazioni nei prossimi giorni.

Il dossier fornito oggi dalla Regione, ricco di allegati, si basa in particolare su documenti quali il Sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali (cosiddetto Rapporto Bersaglio), il Piano nazionale esiti, gli ultimi rapporti sanità di Crea e Meridiano Sanità che, dati alla mano, non rappresentano la situazione di peggioramento descritta dalla Sezione di controllo della Corte.

Da parte della Regione, quindi, è stato rilevato che nel rapporto della Corte non sono state evidenziate le fonti, così come non sono stati citati dati e classifiche secondo i quali la sanità del Friuli Venezia Giulia sarebbe peggiorata.

È stato al contrario osservato che tutti i rapporti che misurano e valutano le prestazioni dei diversi servizi sanitari regionali indicano che le performance del Fvg sono tutte migliorate. In particolare è stato messo in evidenza, grafici alla mano, come i dati dal 2013 al 2016 siano in netto progresso, come è facilmente riscontrabile nelle analisi del Rapporto Bersaglio.

Unica situazione di criticità è rappresentata dalle vaccinazioni. In questo settore, come nel resto del Paese, anche la nostra regione ha avuto la necessità di provvedere alla vaccinazione di massa che ha messo in difficoltà strutture e personale nella parte iniziale dell’ultimo anno preso in esame.

Nel corso del colloquio odierno è stato in ogni caso rilevato che quanto letto la scorsa settimana rappresenta solo una sintesi del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica, che proprio in quanto sintesi è stata evidentemente poco approfondita.

Da parte della Regione, alla fine dell’incontro è stato affermato che è stato recuperato un rapporto di leale collaborazione tra le due istituzioni, anche sul piano del necessario scambio delle informazioni che, in questo caso, era mancato. Soprattutto non vi è stato un dialogo preliminare, opportuno in quanto in questa situazione la Corte è entrata anche nel merito delle politiche gestionali, non affrontando esclusivamente la questione strettamente contabile, su cui di fatto la Sezione di controllo nulla ha eccepito, ma anzi ha parlato di indicatori di economicità, di servizi ottimizzati, di rispetto del principio generale di risparmio della spesa.

Unica questione sollevata la mancata applicazione del decreto legislativo 118/2011 che riguarda l’armonizzazione dei bilanci. Un aspetto sul quale nell’incontro di oggi la Regione ha fornito adeguata spiegazione, legata al fatto che, in virtù dell’autonomia differenziata, è prevista una disciplina particolare e vanno quindi predisposte delle norme di attuazione per modificare il bilancio della sanità e applicare il decreto stesso.

“È stato un confronto importante, direi anche molto puntuale, che confido porti a un rasserenamento. Ho chiesto al Presidente una posizione chiara e mi auguro che accolga questo mio appello” ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani al termine dell’incontro.

“Nel Rapporto – ha spiegato Serracchiani – non sono riportate le fonti, non sono riportati i dati e non sono riportate le cosiddette classifiche nelle quali saremmo precipitati. Noi oggi abbiamo fornito una memoria oggettiva, all’esito dell’incrocio dei dati di tutti gli Studi Nazionali che si occupano sanità – il Rapporto Bersaglio, che è stato utilizzato anche dalla Corte dei Conti, quello della Scuola di Sant’Anna, e il Piano Esiti Nazionale del Ministero della Salute e dell’Agenas e il Rapporto CREA – tutti questi Studi ci dicono che le performance del FVG nel 2016 sono migliorate. Tranne una situazione più critica, quella vaccinale dove nel 2016 abbiamo dovuto affrontare come tante altre Regioni una vaccinazione di massa, che oggettivamente ci ha messo in difficoltà in una parte iniziale dell’anno”.

Soffermandosi in particolare sul rapporto Bersaglio dello studio Sant’Anna, Serracchiani ha segnalato che “non si può non prendere atto che il 2013 e il 2016 sono anni nei quali gli indicatori di performance migliorano decisamente: la contrapposizione tra il ’13 e il ’16 mi pare indiscutibile”, ha puntualizzato mostrando i grafici relativi agli anni 2013 e 2016.

La presidente ha ribadito che “è mancato un dialogo preliminare, perché un fatto è affrontare la sanità dal punto di vista dei conti. E su questo la Corte dei Conti nulla obietta, nel senso che dice che va tutto bene. Nella sostanza, però, è accaduto che è stato utilizzato un approccio legato alla verifica delle politiche gestionali e su questo abbiamo chiesto di poter avere un confronto puntuale, di poter fornire i dati e di poterci confrontare su quei dati”.

Rispondendo a una domanda dei giornalisti, Serracchiani ha precisato di aver detto che “la situazione che si era verificata era ai limiti dell’eversione”. Una frase che, ha aggiunto, “mi è costata molto, anche sul piano personale. E che mi auguro di non dover mai ripetere, perché penso veramente che i rapporti tra Istituzioni debbano basarsi sulla lealtà, sulla collaborazione e anche evidentemente sullo scambio delle informazioni”.

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