Crisi Giunta, incontro fra Massimiliano Fedriga e Giorgia Meloni: un nulla di fatto annunciato

Una tempesta in un bicchier d’acqua: così si potrebbe definire l’esito dell’incontro tra il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e la premier Giorgia Meloni. Tutto era partito da una crisi all’interno della giunta regionale, con il ritiro delle deleghe da parte di assessori della Lega, della Lista Fedriga e di Forza Italia, accompagnata da dichiarazioni piuttosto pericolose del governatore, che aveva persino paventato l’ipotesi di una possibile sfiducia e di elezioni anticipate.

Alcuni avevano già previsto che, dopo un breve incontro, si sarebbe tornati allo status quo e che alla fine non sarebbe cambiato nulla. E così è stato, almeno per ora. All’uscita dal faccia a faccia, Fedriga ha annunciato la convocazione di una riunione di maggioranza “per arrivare a una soluzione”, sottolineando però che c’è la volontà di ricomporre la frattura. Insomma, tutto dovrebbe tornare come prima. Dovrebbe, appunto.

Qui si aprono diverse interpretazioni. Chi scrive ha l’impressione che questo sia solo un passaggio interlocutorio, non certo la conclusione della vicenda. È lecito aspettarsi nuove prese di posizione, sia da Fratelli d’Italia – che punta a esprimere il prossimo presidente della Regione, individuato nel ministro Luca Ciriani – sia dallo stesso Fedriga, intenzionato ad arrivare a un terzo mandato. Mandato che, se non verrà consentito dalla Corte Costituzionale, come sembra probabile nei prossimi mesi, potrebbe comunque aprire la strada a una sua uscita attraverso le dimissioni o una sfiducia.

Dunque, oggi la situazione appare sotto controllo, ma il futuro è tutto da scrivere. Gli appetiti politici restano vivi e difficilmente sono stati davvero sopiti dall’incontro romano.

Maurizio Pertegato

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