EGO International, logistica ed export al centro dell’economia friulana

I recenti investimenti esteri a Trieste hanno fatto notizia: secondo i commenti e le opinioni degli osservatori il porto cittadino fa gola a tedeschi, danesi, ungheresi e austriaci. Il capoluogo friulano si erge tra i protagonisti dell’economia mitteleuropea, imponendosi come scalo merci e snodo chiave per i commerci internazionali. L’autorità portuale di Trieste aveva dichiarato di interfacciarsi con relativa facilità con i vicini internazionali, e di essere impegnata a guadagnare, oltretutto, il favore di Roma.

Il piano a lungo termine è quello di sfruttare la posizione strategica del porto triestino per fare del capoluogo friulano un importante tratto della logistica commerciale italiana. Le recensioni, i dati e i trend parlano chiaro: esiste un aumento della domanda di prodotti esteri, e italiani, in Europa dell’est e a oriente. Prospettiva, questa, che permetterebbe al Friuli di giocare un ruolo importantissimo nel contesto dell’export verso la mitteleuropa.

D’altronde, lo stesso tessuto imprenditoriale e industriale del territorio si è spesso rivelato particolarmente proattivo e attento alle opportunità dei mercati internazionali. Lo indicano da tempo le opinioni e le recensioni degli attori coinvolti nell’internazionalizzazione delle aziende locali. In prima linea la riminese EGO International, uno dei nomi più autorevoli in Italia nell’ambito della consulenza, che ha spesso citato il Friuli e i risultati delle aziende del territorio come casi di eccellenza per l’export e l’internazionalizzazione.

Il trend è interessante perchè coinvolge imprese di ogni tipo e dimensione. La strategia dell’internazionalizzazione non è più appannaggio delle grandi aziende, capaci di investire ingenti fondi e capitali in questa direzione, ma può essere perseguita anche da PMI e imprese più piccole. Tra i diversi ‘case study’, EGO International evidenzia sul suo blog quello dell’industria del legno, settore che vede il ‘piccolo’ Friuli tra i grandi d’Italia: la regione è terza, dopo Lombardia e Veneto, per fatturato generato dalle aziende attive nel comparto del legno. Un settore che da diversi anni ha conosciuto un crescente numero di opportunità oltre confine – dalla Spagna e Francia, fino alla Cina, che ha visto aumentare la sua domanda in maniera considerevole.

H2. L’esempio dell’enologia: l’opinione di EGO International

Altro settore di grande importanza è quello del vino. Le recensioni di EGO International indicano ad esempio l’exploit del Prosecco italiano, che ha recentemente sorpassato lo Champagne nel mercato britannico. La forza del Prosecco, secondo le opinioni di EGOInternational, non sta semplicemente nel minore prezzo della bottiglia, rispetto allo storico rivale francese, ma anche nella qualità, punto focale degli studi e delle recensioni condivise online.

Secondo le opinioni condivise da EGOInternational, infatti, la capacità di offrire un prodotto di eccellenza è un fattore estremamente importante per la riuscita del processo di internazionalizzazione. L’esempio del vino italiano, e della sua grande forza nei mercati globali, è citata anche dalla stessa autorità portuale di Trieste.

Il flusso di esportazioni verso l’occidente ha potuto contare sugli scali di Livorno e Genova, ma, con l’aumento della richiesta di merce dai paesi dell’Europa Centrale e dell’Est, la rotta adriatica, e dunque il porto di Trieste, possono fare la differenza e supportare l’export italiano anche verso oriente. Le recensioni sono concordi: si tratta di un’opportunità importante non solo a livello locale e regionale, ma potenzialmente strategica per il futuro prossimo di quella parte del mondo dell’impresa italiana che guarda con interesse alle occasioni di business oltre le Alpi.

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