Giornata vittime della strada: in FVG 82 morti per incidenti nel 2021, quasi tutti su viabilità ordinaria

FVG – Come ogni anno, la terza domenica di novembre ricorre la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada“, un momento di ricordo che viene dedicato alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari, ma anche un momento di riflessione sull’importanza di adottare su strada comportamenti corretti e consapevoli da parte di ognuno, sia esso automobilista, motociclista o pedone.

Secondo i dati Istat, nel 2021, sono state 82 le vittime della strada in Fvg: il tasso di mortalità più alto in Italia.

A livello nazionale gli incidenti stradali sono stati 151.875, nei quali hanno perso la vita 2.875 persone, mentre i feriti sono stati 204.728, ma nei primi mesi del 2022 sono state il 15,3% in più.

Dati tuttavia incoraggianti se confrontati con quelli del 2001, anno in cui si erano verificati 263.100 incidenti che provocarono 7.096 vittime e 373.286 feriti.

A fronte di volumi di traffico sempre maggiori, dunque, gli incidenti e soprattutto i morti, si sono quasi dimezzati (quasi il 58 per cento in meno di incidenti e il 40 per cento in meno di morti).

La maggior parte degli incidenti mortali avviene sulla rete ordinaria, solo un quinto in autostrada.

Le principali cause degli incidenti

Tra le maggiori cause di incidenti stradali ci sono i comportamenti sbagliati dei conducenti e il mancato rispetto del codice della strada.

Guidare un veicolo dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe, oppure utilizzare il cellulare mentre si è alla guida o si attraversa la strada, è estremamente pericoloso per sé e per chi si incrocia sul proprio percorso.

Basti pensare che il solo rispondere al cellulare, fa distogliere lo sguardo dalla strada per un tempo variabile di alcuni secondi che, se si è alla guida di un veicolo, possono diventare fatali. Ad una velocità di 50 chilometri orari, infatti, bastano solo due secondi per percorrere circa 30 metri e se in quei 2 secondi lo sguardo non è rivolto alla strada, è come se si guidasse completamente bendati.

Per far fronte a questa grave emergenza, il nostro Paese aderisce all’iniziativa dell’Unione europea sulla sicurezza stradale con la prospettiva di arrivare, nel 2030, a ridurre del 50 per cento il numero sia delle vittime che dei feriti gravi, per poi raggiungere l’obiettivo di azzerare il numero delle vittime della strada entro il 2050.

Il messaggio del presidente della Repubblica

La Giornata è stata ricordata anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha diffuso il seguente messaggio:

“L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare. Se si considerano le vite stroncate e le lesioni gravi riportate da ciclisti, pedoni, anziani, disabili, utenti vulnerabili della strada emerge con chiarezza quanto sia prioritario rafforzare la sicurezza nella mobilità”.

“Rendere meno pericolose le nostre strade richiede anche l’adozione di standard di sicurezza più esigenti per mezzi e infrastrutture e implica incentivare nuovi modelli di mobilità e la promozione di trasporti pubblici più diffusi ed efficienti nelle relazioni tra i territori”.

(Immagine d’archivio)

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