Guardia di Finanza sequestra un carico di luci a led cinesi non a norma

Gorizia – La Guardia di Finanza della Compagnia di Gorizia, nel corso di un posto di controllo predisposto a Doberdò del Lago (GO), nei pressi del casello autostradale Lisert, ha intercettato un autoarticolato proveniente dalla Slovenia, carico di luci a led (faretti, lampadine, pannelli, tubi, ecc.), suddivise in 912 colli e 80.897 pezzi.

Le luci sono state sottoposte a sequestro, per impedirne la commercializzazione nel mercato nazionale, in quanto risultate non conformi e pericolose.

La merce, dopo essere giunta dalla Cina attraverso il porto di Capodistria, era stata sdoganata in Repubblica Ceca da una società con sede a Praga e da qui condotta in Italia, per essere trasferita in provincia di Napoli, dove una ditta del capoluogo partenopeo l’aveva acquistata.

La genericità della descrizione della merce indicata nei documenti di trasporto ed il valore medio dei prodotti, pari ad appena 0,15 euro, ha indotto le fiamme gialle goriziane a condurre l’autoarticolato presso la caserma “Sante Laria”, dove è stato accertato che le luci a led erano prive delle dichiarazioni UE di conformità, della descrizione dei prodotti e delle istruzioni per l’uso, dell’analisi e valutazione adeguata dei rischi, delle relazioni sulle prove per la bassa tensione e la compatibilità elettromagnetica, della documentazione tecnica specifica.

Si è accertato, in particolare, che sia sulle confezioni sia sulle stesse luci a led erano stati apposti segni mendaci, quali ad esempio il marchio “CE”, finalizzati a indurre i consumatori a ritenere che i prodotti rispettassero la normativa comunitaria e fossero privi di rischi. Inoltre, molte confezioni riportavano numerosi errori ortografici e grammaticali, segno di una traduzione dal cinese all’italiano del tutto superficiale.

Le successive indagini, consistite in alcune perquisizioni locali e domiciliari eseguite tra le province di Roma e Prato, hanno consentito inoltre di accertare il coinvolgimento di un soggetto di nazionalità cinese, residente a Roma, titolare di una ditta con luogo d’esercizio a Prato, il quale aveva assunto il ruolo di “intermediario” tra l’importatore di Praga e la ditta napoletana.

Importatore, destinatario della merce ed intermediario sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria isontina, che nei giorni scorsi ha disposto la conclusione delle indagini preliminari.

L’attività di servizio svolta dalla Guardia di Finanza di Gorizia, volta alla tutela dei consumatori e degli operatori economici che concorrono lealmente nel rispetto delle regole, importando e mettendo in vendita merci dalle caratteristiche qualitative certe e rispondenti alle normative nazionali e comunitarie, ha permesso di bloccare un rilevante traffico internazionale di prodotti elettrici riportanti segni mendaci, la cui vendita avrebbe consentito di realizzare guadagni per oltre 1 milione di euro.

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