Ingannava ignari investitori e li minacciava di morte, arrestato truffatore

Pordenone – Ingannava gli investitori con il miraggio di facili guadagni e poi li minacciava di morte, un pericoloso truffatore è stato arrestato.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone hanno rintracciato e arrestato un cittadino italiano, B.S., di 31 anni, residente a Prata di Pordenone, ritenuto colpevole di aver messo in atto tra il 2009 e il 2010 numerose truffe per circa 30.000 euro a danno di tre cittadini residenti nella Provincia di Pordenone.

Il metodo criminale adottato dall’uomo era sempre lo stesso: individuate le vittime, il truffatore le convinceva a farsi consegnare dapprima piccole somme di denaro che sarebbero servite, a suo dire, per coprire le spese iniziali degli investimenti necessarie per entrare a far parte di una fantomatica organizzazione specializzata negli investimenti speculativi in grado di generare enormi profitti.

Dopo aver ceduto la prima volta e consegnati i  soldi, per le vittime aveva inizio  un vero e proprio calvario: i truffati infatti non solo non vedevano alcun profitto, ma alla richiesta di avere i soldi indietro l’arrestato inventava scuse ed iniziava a perseguitare le vittime con telefonate e messaggi estorcendo loro ulteriori somme di denaro con la minaccia che se non avessero consegnato le somme richieste o se lo avessero denunciato sarebbero stato uccise dai componenti di questa presunta organizzazione di cui egli stesso fingeva di essere vittima.

Stanchi delle pressioni subite e spaventati dalle minacce, dopo mesi le vittime si sono decise a sporgere denuncia.

Per lui ora si sono aperte le porte del carcere; per effetto del cumulo delle condanne dovrà scontare sette anni e un mese di reclusione, oltre a 2 mesi e 20 giorni di arresto. All’arrestato sono state inflitte altresì la pena della multa di 29.000 euro ed un’ammenda di 2.000 .

Oltre alle truffe, l’arrestato dovrà scontare anche una condanna per guida in stato d’ebbrezza commessa nel 2017.

Il 31enne, rintracciato presso la sua abitazione di Prata di Pordenone dagli agenti della Squadra Mobile, al termine delle formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Udine.

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