“Jezabel”: una notevole prova d’attrice per Elena Ghiaurov al Teatro Rossetti

Trieste -Va in scena da domani 5 febbraio al Politeama Rossetti – a pochi giorni dal debutto nazionale – “Jezabel” dal romanzo di Irène Némirovsky: la complessa e antesignana figura della protagonista, una donna che non accetta di invecchiare, è interpretata dalla bravissima Elena Ghiaurov.
Lo spettacolo replica fino a domenica 9 febbraio nel cartellone Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Scritto nel 1936 “Jezabel” di Iréne Némirovsky è un romanzo molto antesignano e per molti versi inquietante se guardato con gli occhi di oggi, per quante sono le attinenze con il nostro tempo. Diretto da Paolo Valerio, nell’adattamento di Francesco Niccolini, diviene ora uno spettacolo, con al suo centro la figura di una donna che non riesce ad accettare di invecchiare: una notevole prova d’attrice per Elena Ghiaurov.

Anche nel nostro presente sembra non esserci più posto né comprensione per la fragilità, l’imperfezione, la vecchiaia.
Ed un’attrice intelligente, sensibile, affascinante come Elena Ghiaurov si addentra in questa riflessione, incarnando un personaggio ricco di inquietanti suggestioni e di verità.

Il sipario si apre su un processo in cui la protagonista è accusata di omicidio. La donna, sessantenne ed ancora molto bella, avrebbe ucciso il proprio amante di quarant’anni più giovane. A ritroso si percorre dunque la sua vita, scoprendola capace di superare più di un matrimonio, gravi lutti, difficoltà, ma non di affrontare la paura di invecchiare, di non essere bella, di perdere la possibilità di stare al centro dell’attenzione.
È significativo che nella messinscena la danza sia una sorta di filo conduttore nella vita della protagonista, che balla da quando appare in società, appena diciottenne, fino alla fine.

«Jezabel – dice Paolo Valerio – è un romanzo crudele, umano e sublime. Il sentimento di smarrimento che ci attraversa, leggendo Irène Némirovsky, è l’immagine da cui sono partito per il progetto di regia. Una miriade di personaggi che entrano ed escono dalla vita di Jezabel – le donne amiche ma rivali, gli uomini, mariti e amanti, la figlia risoluta, il ricordo di una madre assente ed egoista – con Elena Ghiaurov che incarna un’eroina tragica, antica e contemporanea. Una scena che racconta oggetti che oscillano nell’incessante scorrere del tempo. E per ogni persona o cosa, l’ineluttabile paura della perdita. L’istante, come il piacere, non si può fermare. E come il teatro è evanescente, impalpabile, così Jezabel scivola nella sua vita, da un amore all’altro, nel disperato tentativo di fermare il destino. In realtà, la passione e il sangue la guidano nell’abisso dei suoi desideri. Lo scontro è con tutti, contro tutti e contro sé stessa. E quel che rimane è una disperata solitudine, simile alla pace del cuore di una musica che si dissolve in lontananza».

Iréne Nèmirovsky è una delle voci femminili più significative e originali della letteratura fra le due guerre: a causa della sua vita, toccata dalle tragedie del Novecento, la sua importanza è emersa nella sua pienezza solo negli ultimi decenni.

Alla Sala Assicurazioni Generali lo spettacolo replica alle ore 20.30 dal 5 all’8 febbraio e domenica 9 febbraio alle ore 16. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti, agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.

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