La Contrada presenta per il terzo anno il progetto Ufo – Residenze d’arte non identificate di Marcela Serli

Trieste – La Contrada presenta per il terzo anno il progetto Ufo – Residenze d’arte non identificate di Marcela Serli, attrice, regista e drammaturga di origini argentine.

La prima residenza, in essere già in questi giorni, vede la partecipazione di Crib, un collettivo nato nel 2017, vincitore del Premio della critica Direction Under 30 nel 2018, formato da Carolina Ciuti (storica dell’arte e curatrice), Beatrice Fedi (performer), Roberto Di Maio (regista) e Fabiana Mangialardi (perfomer). Il gruppo sta già lavorando negli spazi del Teatro La Contrada e si sposterà poi dalla Sissa alle stanze di Elettra Sincrotrone di Trieste e infine alla Stazione Rogers dove il 12 settembre restituirà al pubblico, alle ore 20.00, con replica alle 20.30, il loro T=Wins. Questa performance è ispirata a un fatto realmente accaduto: tra il 2015 e il 2016, i gemelli astronauti Scott e Mark Kelly sono protagonisti di una missione spaziale promossa dalla NASA che punta ad indagare, tra le altre cose, gli effetti di un anno in orbita sul corpo umano. 

A Trieste quindi porteranno avanti una ricerca multidisciplinare che interroga le stelle per comprendere la relazione che intercorre tra ‘spazio’, ‘tempo’ e la percezione del reale, l’impatto che ha il concetto di ‘spazio-tempo’ relativo sulla costruzione dell’identità della persona. 

Dal 2 all’11 di ottobre sarà la volta di Domesticalchimia: pluripremiati, già ospiti alla Biennale di Venezia 2019, creano spettacoli che si fondano principalmente sulla drammaturgia contemporanea, sui lavori d’inchiesta e d’inclusione sociale, sullo studio dei movimenti e sul sound design. 

Partendo dal libro “La Banca dei Sogni” di J.&F. Duvignaud e J. Corbeau, tre antropologi che hanno intrapreso negli anni ‘70 una lunga indagine sulla dimensione onirica intervistando più di 1000 persone in tutta la Francia, la regista Francesca Merli, la sound designer e musicista Federica Furlani e l’attrice Laura Serena proporranno una riflessione sull’attività onirica del sognatore contemporaneo attraverso una serie di interviste poste ai cittadini proprio sui loro sogni così da creare una nuova “banca dei sogni”. Durante la residenza verranno intervistati cittadini di età diversa, che si occupano di mansioni diverse, e indagare così il percorso dell’attività onirica da quando si è bambini a quando si diventa anziani per capire quali sono gli argomenti onirici ricorrenti di oggi. Il frutto di questa indagine verrà presentato al Polo Giovani Toti domenica 11 ottobre alle 18.00. 

Guest star di quest’anno sarà Chiara Bersani, che proporrà dal 17 al 23 ottobre, al Castello di Miramare, la sua residenza “Cordata” con il performer Marco D’Agostin e la sound artist F. De Isabella. Un progetto sull’impossibilità e sul limite. L’impossibilità per alcuni corpi di abitare gli spazi. Una riflessione attraverso la performance su quanto l’uomo a volte abbia modificato la natura per raggiungere mete impossibili, a quale scopo, e con quale violenza verso la natura, ma soprattutto a quale prezzo. I suoi lavori, presentati in circuiti internazionali, nascono come creazioni in dialogo con spazi di diversa natura e sono rivolte prevalentemente a un pubblico “prossimo” alla scena. La sua ricerca si basa sul concetto di Corpo Politico e sulla creazione di pratiche volte ad allenarne la presenza e l’azione.
L’opera “manifesto” di questa ricerca è Gentle Unicorn, performance selezionata per Aerowaves Twenty 19 e per NID Platform 2019. Per il rigore nell’incarnare questo studio nel 2019 le viene attribuito il Premio UBU come miglior nuova attrice / performer under 35. Durante l’Edimburgh Fringe Festival 2019 riceve il Total Theatre Awards per la categoria danza.  La restituzione al pubblico della residenza avverrà venerdì 23 Ottobre, alle 19.00, nella Sala del Trono del Castello di Miramare. 

Infine dal 15 al 22 novembre Arianna Pozzoli, regista, autrice, performer , Mariella Celia (performer), Martina Badiluzzi (dramaturg) e Mario Russo (compositore, live set performer) porteranno a Trieste, alla Centrale Idrodinamica, “Bandita”, la storia onirica, in un non-luogo, di un incontro tra un essere umano e un animale immersi entrambi in una natura senza civiltà e senza rifugi in cui l’animale si prende cura dell’essere umano. Questa performance, che prenderà corpo in uno spazio circolare, vedrà il pubblico disposto intorno a alla scena così come anche l’impianto audio, disposto tutto intorno, produrrà suono da più fonti, sovrastando, contrastando, annullando la scena. Gli elementi sonori campionati dai linguaggi della natura e dai linguaggi degli animali verranno lavorati e agiti live.

In programma anche tavole rotonde, incontri con gli artisti dopo le restituzioni, condotti da Roberto Canziani, per parlare sia dei temi affrontati durante le residenze, sia sul senso di fare Teatro e sulla necessità del racconto.  

Il progetto, di grande valenza culturale, è presentato all’interno delle Residenze artistiche/Artisti nei territori, promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e che si inserisce nel più generale intento da parte dei sostenitori di incrementare sul territorio le residenze d’arte. Anche quest’anno i partner saranno l’Università degli Studi di Trieste, la SISSA, l’ICTP, il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare, Trieste Contemporanea, Stazione Rogers e, novità 2020, Elettra Sincrotrone Trieste e il Polo Giovani Toti. Partner che hanno collaborato, e collaboreranno in questi mesi, non solo fornendo gli spazi delle residenze e ospitando così gli artisti ma anche interagendo con loro, condividendo studi, arte, ricerca.

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