“La Nona” per la regia di Marcela Serli debutta al Teatro La Contrada di Trieste

Trieste – “La Nona” di Roberto Cossa, drammaturgo italo-argentino, per la regia di Marcela Serli, con la traduzione di Pino Tierno e l’adattamento dei dialoghi in triestino della beniamina di casa Ariella Reggio, interprete dello spettacolo insieme a Paola Bonesi, Adriano Giraldi, Zoe Pernici, Marzia Postogna, Maurizio Repetto e Maurizio Zacchigna, aprirà la stagione de’ La Contrada Teatro stabile di Trieste, il 19 ottobre 2023 alle 20.30.

Scritta negli anni Settanta dall’autore italoargentino Roberto Cossa, “La nona” è una commedia, diventata notissima, che rappresentava in origine una chiara denuncia al regime dittatoriale di Videla, un sistema corrotto e malato che ha tristemente dominato l’Argentina al tempo. Seppur paradossale l’idea di associare il concetto di “potere” con la figura di un’esile vecchietta, si rivela efficacissima nel momento in cui si chiarisce il meccanismo che distrugge questa famiglia di popolani dall’interno.

«Non avrei mai pensato – spiega la regista, Marcela Serli – di trovarmi a dirigere questo testo cult argentino, La Nona di Roberto Cossa, nella città di mio padre e, dico di più, nella lingua di mio padre. L’autore lo scrisse nel 1977 per denunciare, in forma metaforica, il potere repressivo, ovvero quello che la dittatura di allora stava facendo a noi cittadine e cittadini argentini. E lo fece rimanendo confinato nell’immaginario all’interno di una famiglia, una microsocietà che sopravvive a malapena, ma con un nemico interno: la Nonna. E proprio questo personaggio ci porterà in un mondo atroce e immorale e lo farà in maniera esilarante.
Pieno di colpi bassi, lo spettacolo farà il percorso del testo stesso: un deterioramento continuo dei valori dei personaggi, che come regista cercherò di rendere partendo dalla realtà dei rapporti familiari per far emergere sempre di più la farsa e il grottesco degli avvenimenti. Lavorando sull’interpretazione di ciascun personaggio e sull’in-sieme della coralità improbabile che rappresentano, mi piace l’idea di creare per que-sto cast una lingua comune, uno stile comune, sbizzarrendomi sul ritmo e sulle dinamiche via via sempre più assurde e comiche. In scena costruisco e decostruisco una casa che diventa di volta in volta la casa di qualcuno che conosciamo, forse anche la nostra. Felice di dirigere questo gruppo di attrici e attori e soprattutto Ariella Reggio in un ruolo inusuale e sorprendente, spericolati e senza freni, rideremo.»

Una commedia esilarante e profonda che vira dalla farsa alla tragedia, resa ancora più divertente dai dialoghi in triestino in cui “la nonna” protagonista è despota e parassita, consumando denaro ed energie della famiglia tutta; nell’originale una metafora del regime di Videla, qui simbolo crudele dell’avidità di una società vecchia e dispotica che si accanisce contro i più deboli.

Lo spettacolo resta in scena sino al 29 ottobre con orario serale alle 20.30, eccetto le domeniche con lo spettacolo pomeridiano  alle ore 16.30.

La Contrada si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste; e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione, tra le altre, di istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale, la Coop Alleanza 3.0, l’Università degli Studi di Trieste.

Informazioni: 040.948471; contrada@contrada.it; e programma completo su: www.contrada.it

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