“Le api industriose” della Matic alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone

Monfalcone (Ts) – Si è inaugurata il 9 novembre la mostra d’arte contemporanea “Le api industriose” alla Galleria d’Arte Contemporanea di Monfalcone, nell’ambito della 14^edizione di “Questa volta metti in scena…” che si ispira a Pinocchio.

Il progetto artistico ideato e diretto da Lorena Matic con il sottotitolo “Metafora della vita con svelamenti in arte e natura” vuole analizzare il tema universale della vita e delle sue metafore in modo innovativo, attraverso la comparazione tra arte e sociale, etica e natura, scienza e conoscenza, territorio ed internazionalità.
La mostra, alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone è visitabile fino al 24 novembre.

Una doppia personale, in collaborazione con il Comune di Monfalcone, che affronta il tema del processo creativo ed evolutivo, dal punto di vista di due artisti Karin Andersen e José Molina che operano con media diversi, la fotografia ed il disegno, accomunati però da una visione immaginaria proiettata nella realtà del quotidiano.

Il Paese delle Api Industriose, nel racconto di Collodi è il luogo in cui tutti hanno qualcosa da fare, sia con la capacità delle mani che con l’ingegno della testa ed è il luogo in cui Pinocchio ritrova la Fata Turchina e dove dipenderà da lui se rimanere bambino o ritornare burattino.
In mostra 35 opere di grande impatto: le immagini fotografiche di Karin Andersen, mettono in scena le relazioni tra differenti organismi viventi e il loro ambiente naturale o artificiale e l’ordine-disordine generato dalla natura, quali simboli della contaminazione e cooperazione tra alterità biologiche e sociali, mentre le opere di José Molina, ritratti iperrealistici, realizzati con tecnica a matita grassa su carta e alcune serigrafie, sono immagini di forte impronta psicologica che svelano paure, sogni e favole, tutte realtà che suscitano una riflessione introspettiva.

All’inaugurazione gli studenti del MITA – Accademia di Belle Arti GB. Tiepolo di Udine, sezione tatuaggio artistico, diretti da Alex De Pase hanno messo in scena un quadro vivente sceneggiato da Sara Scapinello, con la recitazione di Marco Giovanetti e l’accompagnamento musicale di Giorgio Garofolo, in cui il tatuaggio viene presentato come nuova vestizione del corpo. Il secondo momento performativo ha visto protagonista Pierpaolo Foti, violinista e compositore.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale Opera Viva e realizzata grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura con la collaborazione del Comune di Trieste; Comune di Duino Aurisina; Comune di Monfalcone; Comune di Udine; Comune Città di Capodistria. A collaborare per il progetto anche le Obalne Galerije Piran – Slovenia; Ministero della Cultura Sloveno; CAN Comunità autogestita della Nazionalità Italiana Pirano; OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; Accademia di Belle Arti G.B. Tiepolo di Udine; Ponti d’Europa; Bonawentura – Teatro Miela; Zkb; Media Partner Tv Koper Capodistria.
Foto di karin Andersen.

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