Lunedì 18 maggio il FVG potrà riaprire tutte le attività economiche

Trieste – “Lunedì 18 maggio il Friuli Venezia Giulia potrà riaprire tutte le attività economiche ancora chiuse”.

Ne dà notizia il governatore Massimiliano Fedriga, a seguito dell’incontro avvenuto in modalità telematica con il premier Giuseppe Conte, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il ministro della Salute Roberto Speranza.

“Già oggi pomeriggio invieremo una lettera al Governo indicando le nostre indicazioni sulle attività economiche che possono riaprire a partire dal 18 maggio”.

Lo ha confermato a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nella pausa dei lavori del Consiglio regionale.

“Il primo ministro Conte ieri ha comunicato che entro domani arriveranno le linee guida di Inail e Comitato tecnico scientifico che tutti saranno chiamati a rispettare – spiega Fedriga -. Abbiamo fatto presente al Governo l’importanza che questi protocolli di sicurezza arrivino rapidamente per consentire alle imprese di mettersi in regola prima di lunedì”.

“Adesso è necessario dire alle aziende quali siano i comportamenti sicuri che devono essere garantiti all’interno delle attività. Con il rispetto delle prescrizioni – rimarca il governatore – si possono aprire al pubblico anche palestre, piscine, bar, ristoranti e altri esercizi”.

“Chiederemo inoltre al Governo che, dal 18 maggio, venga permessa la libera circolazione a tutti i cittadini, senza il vincolo del grado di parentela, sempre nel rigoroso rispetto delle regole di utilizzo dei dispositivi di protezione personale e del distanziamento sociale – annuncia Fedriga -. Saranno proprio i comportamenti virtuosi tenuti dai cittadini e dalle attività economiche a determinare il successo delle riaperture e nella lotta alla diffusione del Coronavirus”.

“Libera circolazione che riguarderà anche i comuni che confinano con il Veneto. Da alcuni giorni stiamo valutando insieme al governatore Zaia le modalità per consentire a questi cittadini di muoversi senza restrizioni per motivi famigliari e di lavoro”.

“Regione Fvg non ha competenze sulla politica estera – ha affermato infine Fedriga -. Visto però l’evolversi della situazione comunicherò al Governo anche la necessità di aprire in tempi rapidi un confronto con Austria e Slovenia per valutare la situazione delle riaperture dei confini. Farlo prima, con le nostre aziende ancora chiuse, avrebbe significato peggiorare ulteriormente l’andamento della nostra economia”.

Nel caso dovessero esserci nuovi focolai, si attiveranno immediatamente le zone rosse dove varranno le regole già sperimentate durante il lockdown. Interventi che, spiegano fonti di governo, saranno tempestivi e attuati in stretto contatto tra l’esecutivo e le Regioni.

“Inizia la fase della responsabilità per le Regioni” ha ribadito ai governatori il ministro per le Autonomie Francesco Boccia che già da giorni aveva aperto alla possibilità di procedere ad aperture differenziate a seconda della condizione in cui si trovano i diversi territori e aveva puntato sulla ‘responsabilizzazione’ delle Regioni.

“Se i contagi andranno giù, potranno riaprire anche altre cose, se i contagi saliranno su, dovranno restringere” ha poi ribadito.

Cantano vittoria i presidenti, sopratutto quelli di centrodestra che da una settimana erano in pressing sul governo per aprire già oggi sapendo che non l’avrebbero mai ottenuto e con l’unico scopo di avere il via libera per il 18. “Si riparte” con un “atteggiamento responsabile”, spiega il presidente della conferenza delle regioni e governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

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