Lutto nel mondo della comunicazione cattolica, muore a Udine mons. Duilio Corgnali

Udine – È morto domenica 21 gennaio mons. Duilio Corgnali, sacerdote, scrittore e giornalista. Aveva 77 anni. Era ricoverato dallo scorso 15 dicembre all’ospedale di Udine in seguito all’insorgenza di una grave malattia.

Nel 1978 – si legge sulla pagina web della diocesi di Udine che ne annuncia il decesso – fu nominato direttore del settimanale diocesano La Vita Cattolica, ruolo che ricoprì per ben 24 anni fino al 2002. In quegli anni – in particolare dal 1993 al 1998 – mons. Duilio Corgnali rivestì anche un incarico nazionale: fu infatti presidente della FISC, la Federazione italiana dei settimanali cattolici. Giornalista professionista dal 1991, su La Vita Cattolica mons. Corgnali ha continuato a scrivere anche dopo il termine del suo mandato.

Nel 1993 mons. Corgnali fondò l’emittente diocesana Radio Spazio, rilevando una precedente radio che trasmetteva nella pedemontana tarcentina.

In quegli anni volle fortemente che i media diocesani potessero contare su uno spazio loro dedicato, così si adoperò per la costruzione dell’edificio di via Treppo 5, a Udine, in cui tutt’ora trovano casa il settimanale e la radio dell’Arcidiocesi di Udine, oltre al centro culturale “Paolino d’Aquileia”.
Dal 1983 al 2002 mons. Corgnali fu anche direttore del Centro diocesano per le Comunicazioni sociali.

L’opera di don Corgnali nella ricostruzione post-terremoto

Don Corgnali si trovava ancora a Roma quando, il 6 maggio del 1976, il Friuli fu sconvolto dal terremoto: rientrato immediatamente in diocesi, fin da subito si spese in prima persona per la ricostruzione materiale e culturale del Friuli terremotato.

Nell’ottobre 1976, all’indomani del secondo sisma, l’arcivescovo mons. Alfredo Battisti lo nominò direttore del CeDI, il Centro di documentazione e informazione, un gruppo di scrittori e giornalisti voluto dallo stesso Arcivescovo e dal direttore della Caritas italiana, mons. Nervo, per raccogliere tutta la documentazione e i vari aspetti che stavano emergendo nell’immediato post-terremoto. Da allora Corgnali fu un instancabile promotore della rinascita culturale e sociale del Friuli.

Un anno dopo il sisma mons. Corgnali curò la pubblicazione del volume «Friuli. Un popolo tra le macerie». Il libro è stato riedito da La Vita Cattolica nel 2016, in occasione del 40° anniversario del terremoto.

Sostenitore dell’identità friulana

Mons. Duilio Corgnali si spese in prima persona e con grande energia a sostegno dell’approvazione della Legge 482/1999 per il riconoscimento statale – tra le altre – del friulano quale lingua minoritaria. Mons. Corgnali sosteneva con forza l’utilizzo della lingua friulana nella liturgia; peraltro fu il coordinatore della commissione interdiocesana per la traduzione del Messale romano in marilenghe.

 

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