Per S/paesati inaugurata la mostra di Meta Krese “Aspettiamo invano. Storie di profughe di Srebrenica” al Miela

Trieste – Si è inaugurata la mostra “Aspettiamo invano. Storie di profughe di Srebrenica” di Meta Krese a cura dello Slovenski klub nell’ambito del progetto “Ritorni – Tempi di guerra, tempi di pace” e un omaggio a Marko Sosič.

“Ho 42 anni, sono stata due volte sposata, ho sette figli. Viviamo tutti nel campo profughi Ježevac. Sono esaurita, i figli sono senza lavoro. Questa sconfitta mi fa più paura dei ricordi delle tragedie”, sono i pensieri di Šugra Mustafić.

La mostra racconta le storie delle vedove di Srebrenica che nei primi anni novanta del secolo scorso si sono rifugiate nei campi profughi lontano dai centri urbani nel Cantone di Tuzla. Questi campi sono stati creati come soluzioni provvisorie, ma alcuni esistono ancora oggi.  Nei campi abitano ancora le vedove e i loro figli e i nipoti nati li. Convivono con tutti i traumi della guerra che la pace non cancella.

Di Srebrenica si è scritto e si scrive ancora molto. Le vedove di Srebrenica non sono persone senza nome, eppure con i loro discendenti continuano a vivere nei campi profughi nei quali, come in tutto il mondo, regna la disperazione.
La mostra si pone la domanda di come vivono più di 80 milioni di profughi e di sfollati che sono solo numeri. Persone senza nome.

Meta Krese, giornalista e fotografa, lavora per diversi giornali e riviste slovene. Le sue fotografie hanno impreziosito diversi libri. Inoltre per 10 anni è stata redattrice di Fotografija, rivista per fotografi sloveni. I suoi numerosi servizi speciali, che di solito approfondiscono temi sociali, arrivano dalla Slovenia così come da località lontane e dai paesi balcanici un po’ più vicini, ma non per questo meno affascinanti.
Come giornalista ha lavorato con organizzazioni umanitarie come la Croce Rossa Slovenia, il Fondo fiduciario internazionale per lo sminamento e l’assistenza alle vittime delle mine e ISOP – Innovative Sozialprojekte.
Nel 2006 ha ricevuto il premio per il giornalismo straordinario dall’Associazione slovena dei giornalisti. È stata la vincitrice del premio giornalistico europeo Writing for CEE 2011 e due volte assegnataria del Pulitzer Center.

La mostra rimarrà aperta ogni giorno dalle 17 alle 19  fino al 22 dicembre 2021. Organizzazione: Bonawentura

Ingresso libero. Green pass obbligatorio. Per l’inaugurazione è consigliabile prenotare  c/o biglietteria del teatro (tel. 040345119) da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00.

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