“Pianeti sconosciuti”: secondo capitolo di “Energie primigenie” al DoubleRoom di Trieste

Trieste – Si è inaugurata ieri, giovedì 15 settembre, la personale “Pianeti sconosciuti” di Mario Sillani Djerrahian (Addis Abeba, 1940), a cura di Massimo Premuda al DoubleRoom arti visive di Trieste e si inserisce nell’ambito dell’ottava edizione de L’Energia dei Luoghi / Festival del Vento e della Pietra, organizzato dall’associazione Casa CAVE di Visogliano/Vižovlje e sostenuto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Duino Aurisina, Fondazione Pietro Pittini e Fondazione Kathleen Foreman Casali.

“Energie primigenie” con la forza del vento e la vitalità della pietra sono le protagoniste del ciclo espositivo che vede in “Pianeti sconosciuti” il secondo capitolo, una  mostra interamente dedicata alle ricerche sugli elementi naturali. Mario Sillani Djerrahianè una figura storica della sperimentazione videofotografica, da anni focalizzato sul paesaggio mentale, o “endotico”, autore dei cicli Dove comincia il paesaggio” e “Inizio e fine del paesaggio”, o ancora “Superficie del pianeta Terra”.

L’afflusso di pubblico ha dato conferma della qualità e del valore delle mostre che Massimo Premuda con DoubleRoom e le collaborazioni che ne nascono, riesce sempre  a catalizzare.

“In mostra l’indagine fotografica concettuale di Mario Sillani Djerrahian con la sua ricerca sulla fine del paesaggio, che ci presenta il Carso come un ambiente non ancora antropizzato e privo di presenze umane”, come ben sottolinea nell’introduzione alla mostra Premuda.

“La pietra carsica, – continua Premuda – quella che vede dalle sue finestre, è l’elemento primigenio, l’elemento da cui tutto è partito, che diventa icona o metafora del paesaggio intero, declinata e inserita nelle sue installazioni visive. Una serie di rigorosi ed enigmatici scatti che rappresentano metafisiche pietre, erose dal vento e dalla pioggia, pronte a riorganizzarsi in diverse configurazioni fisiche e visive, come messe in moto dai movimenti dell’aria o dai transiti dei pianeti in una sorta di partitura visiva del paesaggio ai limiti dell’informale.

Conclude Premuda “L’autore dunque interviene sulla natura cercando, nel mondo vicino a sé, paesaggi che potrebbero essere anche mondi lontanissimi, pianeti sconosciuti, la pietra diventa così riflessione aperta verso nuovi mondi”.

La mostra si chiuderà venerdì 21 ottobre alle 18.30 sempre al DoubleRoom con un finissage d’eccezione, un artist talk dal titolo “Pietre nello spazio”, in cui Mario Sillani Djerrahian incontrerà l’astrofisico Mauro Messerotti per dialogare di “pietre spaziali”. In tale ambito sarà organizzata anche, in data da destinarsi, una visita alla Specola Margherita Hack di Basovizza, in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

Info: DoubleRoom arti visive – via Canova 9-Trieste, lunedì > venerdì 17-19 al 349 1642362 – doubleroomtrieste@gmail.com

Print Friendly, PDF & Email
Condividi