Porto di Trieste batte porto di Genova per quantità di merci in transito

Trieste – Trieste nel 2017 ha battuto Genova nella classifica annuale di Assoporti, collocandosi al primo posto in Italia con 61.955.405 tonnellate di merci transitate contro le 54.185.150 del porto ligure.

Lo ha reso noto l’Associazione delle Autorità di sistema portuale italiane, che ha pubblicato il 29 marzo il bollettino statistico 2017.

Una fotografia dettagliata del sistema portuale del Paese, scattata ad appena un anno dall’entrata in vigore della riforma che ha soppresso ed accorpato le ex Autorità portuali, dando vita a 15 nuove Autorità di Sistema che, complessivamente, amministrano oltre 50 porti.

Il Porto di Trieste è anche il primo in Italia per quanto riguarda il traffico ferroviario. E si prepara, grazie ad una serie di notevoli investimenti, ad una crescita ulteriore nel settore ro-ro, dove, con 302.516 tonnellate, si colloca al quinto posto in Italia.

Lo scorso 21 marzo il porto di Monfalcone è entrato definitivamente all’interno dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale, che si pone così al top tra i sistemi portuali italiani.

Ulteriore spinta alla crescita viene dalla trasformazione digitale: Sinfomar, il port community system, connette in un’unica piattaforma tecnologica tutti gli attori della comunità portuale giuliana, e ottimizza la gestione dei processi.

Grazie alla recente attivazione dei nuovi moduli per la dematerializzazione delle operazioni di controllo e per l’autorizzazione delle movimentazioni ferroviarie, tutte le procedure amministrative, fiscali, doganali e logistiche sono ormai gestibili in modo computerizzato.

Si punta ora sull’innovazione attraverso sviluppo digitale, Industria 4.0 e IoT (“Internet of Things”), ponendo al centro della strategia di crescita lo sviluppo delle infrastrutture e dei sistemi digitali.

“La digitalizzazione è una delle sfide più importanti per il porto di Trieste e per i porti del futuro – ha affermato Zeno D’Agostino, presidente dell’Autoritàdi Sistema portuale dell’Adriatico Orientale. – Abbiamo fatto diventare il nostro porto uno dei più avanzati d’Italia e d’Europa, informatizzando tutte le attività sia sul lato mare che sul lato terra.  Ma è la digitalizzazione di tutta la parte operativa dei treni in ambito portuale  – rimarca D’Agostino – il nuovo step che ci contraddistingue e che fa del nostro PCS, il Sinfomar, un modello unico. Si tratta di un grande vantaggio per un porto che nel 2017 ha movimentato più di 8.500 treni e che ne prevede 10.000 entro fine anno”.

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