Presentato a Trieste il progetto “Sostenibilità a Venti all’ora”

Trieste – Possono un’auto o una moto d’epoca diventare più “green” di una loro discendente dei giorni nostri? Dal punto di vista etico e dell’analisi del ciclo di vita non è affatto impossibile come sembra. Si possono ad esempio prendere in esame e calcolare le emissioni medie delle vetture storiche, andando poi a piantare un certo numero di alberi che nel giro di pochi anni assorbiranno la CO2 in quantità pari a quella rilasciata nell’aria durante determinate manifestazioni o raduni.

L’idea, già testata in Gran Bretagna dove viene definita ‘offset carbon print’, nasce dai Soci del Club dei Venti all’Ora – Trieste 1961, storica realtà che quest’anno compie 62 anni e che da de- cenni organizza la rievocazione storica della celebre corsa automobilistica Trieste – Opicina. Il Club ed i suoi 200 soci, quali promotori e fondatori in collaborazione con gli altri partner fonda- tori Motoclub Trieste 1906, Veteran Car Team di Bolzano e Serenissima Storico Auto Moto di Conegliano hanno deciso attraverso il progetto “Sostenibilità a Venti all’Ora” di intraprendere un cammino distintivo e responsabile nella grande tematica dell’economia ambientale circolare.

L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Gopcevich dal Presidente del Club dei Venti all’Ora 1961 Massimiliano Micor, al tavolo insieme al Presidente Motoclub Trieste 1906 Massimo Pacor. Il professor Maurizio Fermeglia, docente di Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Trieste, nel suo intervento ha portato il punto di vista scientifico sui diversi scenari possibili con l’avvento delle auto ad idrogeno e delle auto elettriche; Romano Artioli, industriale del settore dei carburanti puliti per autotrazione alternativi tramite la sua CRMT di Lione ed ex-patron della Bugatti Automobili e della Lotus, visionario precursore dei tempi con la vettura elettrica VOLPE (Veicoli Originali Leggeri Privi di Emissioni) costruita nel 2013 per la Cina, ha offerto testimo- nianze dell’evoluzione del settore automobilistico verso le emissioni zero, vissute in prima persona nella sua lunghissima esperienza professionale e personale.

Attraverso calcoli effettuati dal partner tecnico WOWNature, portale creato da ETIFOR, uno spin-off dell’Università di Padova – affiancato dal vice-presidente del Club dei Venti all’Ora ed ex-professore di chimica presso UniTS Fabio Benedetti – è stato calcolato scientificamente che un primo lotto di 100 nuovi alberi da piantare nel 2023 sarà capace di assorbire in pochi anni importanti quantità di CO2, a fronte delle emissioni complessive pro- dotte dalle auto storiche nel corso dello stesso anno.
L’iniziativa diverrà continuativa, con la messa a dimora di nuove piante ogni anno: gli altri club faranno altrettanto ed anche i singoli soci potranno, se lo vorranno, contribuire individualmente finanziando altri impianti.

WOWNature, certificatore delle messe a dimora che verranno fatte, stima che, a seconda della specie, un albero è in grado di assorbire ogni anno in media tra i 7 e i 33 kg/CO2. Come base di partenza, quantificando le emissioni di CO2 per la percorrenza media di 1500 km annui di un veicolo per ogni socio, il Club ha deciso di acquistare 100 alberi che verranno piantati il 10 giugno 2023 nella foresta della Val di Fiemme, devastata nell’ottobre 2018 dalla tempesta Vaia. La tempesta colpì una vasta zona compresa tra il Friuli Venezia Giulia, il Veneto ed il Trentino Alto Adige e anche per questo motivo sono partner del progetto anche il Veteran Car Club di Bolzano e il Club Serenissima Storico di Conegliano.

«Lanciare questa iniziativa in cui crediamo molto – spiega il Presidente del Club dei Venti all’Ora Micor – ci è sembrato il miglior modo di celebrare il 62esimo anniversario della nostra fondazione, ricorrenza che cadeva proprio qualche giorno fa, domenica, e che abbiamo festeggiato ad Aquileia con i nostri soci. Da sempre interpretiamo il veicolo storico come patrimonio valoriale e relazionale e ci impegniamo per la sua custodia a vantaggio delle future generazioni; ma ci sentiamo ora anche investiti di una responsabilità sociale nei confronti della nostra comunità di appartenenza. In particolare, per la tutela dell’ambiente e di conseguenza del clima, vogliamo metterci in gioco concretamente.

Questo primo passo di dovuto rispetto per l’ambiente è in realtà un’assunzione di ruolo: con i nostri affascinanti veicoli classici e storici continueremo ad inseguire emozioni da condividere con chiunque vorrà partecipare o assistere ai nostri eventi ma allo stesso tempo porteremo responsabilmente le nostre 2 e 4 ruote di ieri sulle strade di domani, scoprendo come alla fine sia possibile e davvero alla portata di tutti trasformare questa, che è tra le nostre attività preferite, in un impegno verso l’ambiente attraverso la rigenerazione boschiva. Siamo davvero felici di portare il tema all’attenzione di tutti.»

I veicoli del club potranno fregiarsi di un adesivo ufficiale, che indicherà la loro partecipazione al progetto. Le auto storiche vengono usate limitatamente e di conseguenza il totale delle loro emissioni è molto basso, stimato nell’0,5% del totale; ciononostante, i soci del Club dei Venti all’Ora vogliono lanciare l’importante messaggio: “siamo consapevoli e responsabili e vogliamo contribuire fattivamente”.

Sono intervenuti l’Assessore Regionale all’Ambiente ed Energia del Friuli Venezia Giulia. Hanno presenziato Mario Visentin, Presidente del Club Serenissima Storico Auto – Moto di Conegliano (TV) e Davide Brancalion, Presidente del Veteran Car Club di Bolzano. Il Presidente del Consiglio Comunale ha voluto portare i saluti dell’amministrazione cittadina.

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