Prima edizione di Robotics – Festival di Arte e Robotica, all’insegna del tema “Digital Nature”

Trieste – Dal 17 al 28 novembre 2018, ha luogo la prima edizione di Robotics – Festival di Arte e Robotica, all’insegna del tema “Digital Nature”, alla Centrale Idrodinamica in Porto Vecchio in occasione dell’inaugurazione, sabato 17 alle ore 18, va in scena in prima mondiale lo spettacolo robotico “Copacabana Machine Sex” di Bill Vorn e in replica domenica 18 novembre alle ore 12.00.
Mostra a cura di Maria Campitelli e Valentino Catricalà, che negli spazi della Centrale Idrodinamica nel Porto Vecchio riunisce più di quaranta artisti del panorama internazionale con la prolusione di Pier Luigi Capucci.

Il Festival riflette sulla tendenza che, nell’arte come nella scienza, vede fondere sistemi organici a quelli artificiali in vista di una coevoluzione simbiotica di natura e tecnologia necessaria agli adattamenti accelerati a nuovi scenari ambientali e per un potenziamento delle capacità umane. Nel sotteso tecno-destino dell’uomo, il suo rapporto con la macchina ha subito uno spostamento, dal meccatronico al bio-digitale, ossia dalle strutture meccaniche coadiuvate dall’elettronica, gli androidi, alla fusione di dati digitali con la fisicità dei corpi, stimolando nuovi approcci artistici.

La collettiva include gli artisti del Gruppo78 che praticano la media art – Carlotta Buiatti, Cecilia Donaggio Luzzatto Fegiz, Fabiola Faidiga, Lucia Flego, Guillermo Giampietro, Max Jurcev, nKaartik, Nadja Moncheri, Lucio Perini, Paola Pisani, Paolo Toldo, Luigi Tolotti, Elisa Zurlo, e presenta l’opera vincitrice dell’open call under 25, che Robotics ha voluto riservare ai più giovani: l’installazione immersiva “Il peso di tutto quello che non c’è” di Iolanda Di Bonaventura.

Dieci robot danzano, in un tentativo di seduzione tra loro e con il pubblico, e macchine producono musica in un set che mescola il kitsch di Broadway e il look industriale scuro dei suoi più recenti lavori. La performance, che si può definire “burlesque meccanica”, non vuole replicare un vero night club, bensì generare una stravaganza metaforica che risponda alla domanda: cosa accadrebbe se le macchine si trovassero sul palco di un cabaret?
Lecture di studiosi, ricercatori e docenti universitari contribuiscono ad approfondire le tematiche affrontate dagli artisti, come intelligenza artificiale, post-umano e scenari del futuro.
Tra i numerosi ospiti: Pier Luigi Capucci che terrà la prolusione inaugurale, dal titolo “Arte e Robotica, la Natura ai confini del vivente, Verso la terza vita”, i professori Paolo Gallina, Giuseppe O. Longo, Eric Medvet, Paolo Atzori, Giovanni Leghissa, Giorgio Cipolletta, i ricercatori della Sissa Luca Heltaj, Francesca Rizzato, Elena Tea Rossi e Alessandro Laio.

Artisti presenti: Bill Vorn (Canada), Ken Rinaldo (Stati Uniti), France Cadet (Francia), Patrick Tresset (Regno Unito), AUDiNT (Regno Unito), Cirkulacija 2 (Slovenia), Sadam Fujioka (Giappone), Lili Maya & James Rouvelle (Stati Uniti), Manolo Cocho (Messico), Luciana Esqueda (Messico), Carolin Liebl & Nikolas Schmid-Pfähler (Germania), Antoni Abad (Spagna), Paolo Gallina e allievi (Italia), Donato Piccolo (Italia), Roberto Pugliese (Italia), Simone Pappalardo (Italia), Dario D’Aronco (Italia), Christian Fogarolli (Italia), Alessandro Sciaraffa (Italia), Luigi Pagliarini (Italia), Salvatore Iaconesi e Oriana Persico (Italia), Mat Toan (Italia). A questi si uniscono artisti e accademici, come Paolo Atzori, Giorgio Cipolletta, Lorenzo Miglioli e Marcello Pecchioli.

Gli studenti del Liceo Artistico Enrico e Umberto Nordio di Trieste partecipano ad un laboratorio “learning by doing”. Assieme ad artisti e tecnici specializzati, realizzano una video-installazione animata da piccoli robot che verrà esposta alla Centrale Idrodinamica.
La Sissa – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati organizza workshop per il triennio delle scuole superiori proponendo un gioco interattivo che permette di scoprire dall’interno il funzionamento di una rete neuronale.
Al museo Science Centre Immaginario Scientifico si svolge, invece, un workshop con visori 3D destinato a ragazzi e la video-performance “Replay” dell’artista Guillermo Giampietro.
In collaborazione con il Centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground vengono proiettate celebri pellicole di fantascienza sull’intelligenza artificiale, umanoidi e post-umano.
Gli eventi collaterali coinvolgono anche la Casa Internazionale delle Donne di Trieste, l’hackerspace Mittelab, CASA C.A.V.E. e BoArt di Bologna al Punto Giovani e al Kulturni dom di Gorizia.

Ideato da Maria Campitelli con la collaborazione di Valentino Catricalà, ROBOTICS è promosso dall’Associazione culturale Gruppo78 International Contemporary Art di Trieste, con il sostengo della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione Kathleen Foreman Casali, di CALQ Conseil des arts et des lettres du Québec e della Concordia University di Montréal, con la collaborazione di Science Centre Immaginario Scientifico, SISSA, Università di Trieste e Università di Udine.
Il Festival è parte del programma PROESOF, che raccoglie le iniziative che dal 2018 porteranno all’EuroScience Open Forum 2020 con Trieste Capitale Europea della Scienza.

Orari: tutti i giorni, 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00
Ingresso: intero € 5,00; ridotto over 60 e studenti under 24 € 3,00; gratuito per bambini fino a 8 anni

Altri luoghi: Science Centre Immaginario Scientifico (Grignano, Trieste), Liceo Artistico Enrico e Umberto Nordio (Trieste), Punto Giovani (Gorizia), Kulturni dom (Gorizia), Spazio Mima – CASA C.A.V.E. (Visogliano, Trieste)

Info@gruppo78.it

Festival


www.facebook.com/festivalartandrobotics/

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