Prosegue il percorso dei patti territoriali tra Regione e UTI. Oltre 65 milioni di euro per Friuli

Trieste – Prosegue il percorso degli accordi tra Amministrazione regionale e Unioni territoriali intercomunali.

Giovedì 5 aprile dieci UTI (Collinare, Gemonese, Medio Friuli, Riviera Bassa Friulana, del Torre, Natisone, Canal del Ferro – Val Canale, Carnia, Agro Aquileiese, Friuli Centrale) hanno siglato i rispettivi patti territoriali 2018-2020 che danno attuazione all’Intesa per lo sviluppo e con cui sono stabilite le risorse per gli interventi concertati nei prossimi anni.

Nel dettaglio, nel triennio 2018-20, la Regione erogherà all’Unione territoriale intercomunale Collinare risorse regionali per 4.764.105,70 euro, che si aggiungono a 817.000 euro di cofinanziamento, per un totale di 5.581.105,70 euro per investimenti in opere pubbliche. Il Patto include diversi interventi fra i quali quelli sulla casa di riposo di Majano, sulla viabilità ciclopedonale Moruzzo, Fagagna, Rive D’Arcano-San Daniele del Friuli e verso Madrisio e Rive D’Arcano, l’acquisizione di uno scuolabus per il Comune di Rive D’Arcano e interventi di miglioramento sulla sicurezza viaria a Coseano. Per l’Unione della Carnia le risorse complessive ammontano a 7.915.000 euro di cui 472.000 euro di cofinanziamento. Fra gli interventi anche la realizzazione di opere per nuova viabilità ciclabile, per il completamento dello stabilimento termale di Arta Terme e per il completamento della pista ciclabile Alpe Adria oltre che per recuperare fabbricati o aree dismesse da destinare ad attività di ricettività.

Per l’Unione del Gemonese, il patto comprende progetti per 4.264.288,33 euro di cui 999.700 euro di cofinanziamento; fra questi sono inseriti gli interventi di riqualificazione energetica, la realizzazione di un percorso ciclabile fra Artegna e Buja di collegamento della ciclabile Alpe Adria Radweg Fvg 1 con l’ippovia del Cormor. Sono invece 3.730.000 euro, con un cofinanziamento di 476.000 euro, le risorse per l’Unione Canal del Ferro-Val Canale da destinare al programma di completamento della pista ciclabile Alpe Aria, alla realizzazione di reti elettriche per il trasporto di energia nelle malghe, per il recupero di fabbricati da destinare ad iniziative di ricettività.

L’Uti del Natisone con 6.526.921,28 euro, di cui 36.000 euro di cofinanziamento, realizzerà, fra gli altri progetti, anche la pista ciclabile Loch-ex confine di Stato, il restauro conservativo del monastero di Santa Maria in Valle. L’Uti Riviera Bassa Friulana potrà, invece, contare su risorse pari a 5.564.930,32 euro di cui 150.000 euro cofinanziate, per rafforzare l’offerta di strutture per la pratica sportiva e sviluppare il turismo lento e fluviale.

Il Patto territoriale con l’Uti Medio Friuli consta di 6.090.000 euro di cui 950.000 euro cofinanziati, che verranno utilizzati anche per la realizzazione di piste ciclabili nel comune di Mereto di Tomba e Basiliano, per interventi di sicurezza idraulica dei corsi d’acqua e percorsi cicloturistici sul fiume Varmo e per recuperare l’ex latteria turnaria nella frazione di Belgrado per creare il centro ambientale sulle Risorgive.

L’Uti del Friuli Centrale, nel triennio, potrà contare su 15.701.552 euro nei quali sono compresi 773.052 euro di cofinanziamento per opere di sistemazione della viabilità di collegamento fra Tricesimo e l’ippovia del Cormor, di riqualificazione degli impianti sportivi a Pozzuolo del Friuli e Pradamano, per percorsi ciclopedonabili (Udine-Cargnacco-Ziu e Cormor-Torre) e per la redazione del piano delle barriere architettoniche.

L’Uti del Torre ha siglato oggi, invece, un patto per 3.185.987 euro, di cui 25.000 euro di cofinanziamento, destinati in parte anche per la realizzazione di piste ciclabili e la messa in sicurezza del patrimonio di edilizia scolastica.

Infine, nel patto dell’Uti Agro Aquileise, con 5.876.341,17 euro di cui 569.045,22 euro di cofinanziamento, sono compresi, fra i progetti, anche l’intervento di recupero del fabbricato dell’ex laboratorio di ricerche agrarie a Torviscosa da adibire a centro diurno per anziani.

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