Ragazza di 16 anni morta per overdose a Udine: si indaga sull’eroina ad alta concentrazione

Udine – Proseguono le indagini sulla morte della ragazza di 16 anni, originaria di Palmanova (Ud), che lo scorso 3 ottobre era stata trovata senza vita in un bagno della stazione ferroviaria di Udine dagli agenti della Polfer.

Gli investigatori della Polizia hanno ascoltato ieri, in qualità di persona informata sui fatti, il fidanzatino di Alice.

Secondo quanto si è appreso, l’adolescente avrebbe confermato la prima versione dei fatti: dopo essersi chiusi in un bagno della stazione, hanno assunto la droga.

L’adolescente si è assopito e, ripresosi, ha trovato la fidanzatina addormentata e ha tentato di risvegliarla senza però riuscirci.

Il minore è stato riascoltato anche alla presenza del pubblico ministero Andrea Gondolo che ha aperto un fascicolo per cessione di stupefacenti e morte come conseguenza di altro delitto a carico di ignoti per individuare il fornitore della sostanza.

Gli esami autoptici confermerebbero la morte per overdose. Riscontri più approfonditi sono attesi dagli esami tossicologici.

Le indagini stanno battendo la pista del traffico dell’eroina cosiddetta “gialla”, un tipo di stupefacente a forte concentrazione di principio attivo.

Si tratta di una sostanza molto più pura e quindi più pericolosa dell’eroina standard. Sarebbe  spacciata prevalentemente sulla piazza di Mestre da cittadini nigeriani, ed è su questa pista che si stanno concentrando gli inquirenti.

“Per un banale motivo di domanda e offerta – si legge sul quotidiano “Il Messaggero”, che dedica un articolo al tema dello spaccio di questo tipo di eroina – negli ultimi anni è sensibilmente aumentata nelle dosi la concentrazione del principio attivo dello stupefacente (ovvero la “forza” della droga a portare allo “sballo”)”.

“La produzione di eroina è costantemente in aumento, mentre la richiesta ha vissuto anni di forte calo a spese di altre droghe soprattutto artificiali. Così per gli spacciatori non è più così determinante tagliare eccessivamente la “roba” acquistata dai trafficanti per aumentare il guadagno”.

Si tratta di un dato molto preoccupante, specie alla luce del fatto che spesso i consumatori sono giovanissimi.

Il cordoglio delle istituzioni

Le istituzioni regionali avevano manifestato sconcerto e cordoglio: “Quanto accaduto oggi a Udine, con il ritrovamento nei bagni della stazione ferroviaria di una sedicenne di Palmanova morta, sembra per overdose di eroina, rattrista e preoccupa l’intera comunità del Friuli Venezia Giulia che istituzionalmente rappresento”.

Lo afferma il governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, che, una volta appresa la notizia, si è subito messo in contatto con il questore di Udine, Claudio Cracovia, per essere aggiornato sullo stato delle indagini.

“Siamo vicini e solidali con la famiglia della giovane palmarina – aggiunge Fedriga – perché di fronte a certi drammi si deve aprire un’immediata verifica dei fatti ma, al contempo, va compreso e rispettato il lutto di chi ha perso una persona amata che avrebbe potuto e dovuto avere una vita davanti”.

“Desideriamo tutti – conclude il governatore – sempre maggiore sicurezza e vigilanza sul nostro territorio per contribuire ad evitare le tragedie della droga che, purtroppo, stavolta sono arrivate a stroncare una minorenne di questa regione”.

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