Regione, approvato il bilancio consolidato 2024. Open Sinistra: misero il confronto in Consiglio
Trieste – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il bilancio consolidato per l’esercizio 2024, che evidenzia un risultato particolarmente positivo. L’utile ammonta a 1 miliardo e mezzo di euro (1.500.317.309,50 euro), con un incremento del 27,46% rispetto al 2023. Un dato che, secondo la Giunta, testimonia la solidità delle finanze regionali e l’efficacia della scelta di includere nel perimetro di consolidamento anche società ed enti oltre il dettato normativo.
«Siamo molto soddisfatti per l’approvazione del bilancio consolidato – ha dichiarato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli –. L’inclusione di realtà ulteriori rispetto agli obblighi previsti ha permesso di ottenere una fotografia più omogenea e organica, utile a comprendere le dinamiche future delle realtà coinvolte, essenziali per lo sviluppo del territorio».
Il documento approvato si distingue infatti per l’ampliamento del perimetro di consolidamento rispetto all’anno precedente. Sono entrati a far parte del bilancio la Fondazione Scuola di formazione del Comparto unico della Regione Friuli Venezia Giulia e Centro di competenza – ComPA FVG, l’Associazione Palazzo del Cinema – Hisa Filma, l’Associazione Teatro Pordenone, il Consorzio per la Scuola mosaicisti del Friuli e la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Nonostante il voto favorevole della maggioranza, non sono mancate le critiche dell’opposizione. L’unico voto contrario è arrivato da Open Sinistra FVG, attraverso il consigliere regionale Furio Honsell, che ha definito il bilancio consolidato «un mero adempimento, ancorché di notevoli proporzioni».
Secondo Honsell, il documento approvato «non quantifica i fondi fuori conteggio e non armonizza le Aziende sanitarie, le quali da sole assorbono quasi la metà del bilancio regionale, anche se la legge nazionale non lo impone. Pertanto, si tratta di un quadro solo parziale». L’ex sindaco di Udine ha ricordato anche che «la Corte dei Conti ha espresso insoddisfazione sulla perimetrazione sanitaria» e ha criticato il fatto che in Aula non si sia mai sviluppata una discussione approfondita sulle osservazioni della magistratura contabile.
Sul piano quantitativo, Honsell ha riconosciuto «un formidabile incremento del risultato di amministrazione», ma ha posto un interrogativo di fondo: «È davvero positivo fare utili negli enti pubblici? A cosa serve tenere inattive le risorse raccolte con i tributi erariali?». Secondo il consigliere, la crescita dell’utile deriva in gran parte dagli enti strumentali, mentre «sarebbe stato meglio spendere le risorse a favore dei cittadini, invece di tenerle ferme in tesoreria».
Il dibattito in Aula, ha aggiunto Honsell, è stato «misero» e non ha fornito risposte puntuali alle domande dell’opposizione. «Abbiamo ritenuto questa un’ulteriore occasione per fare chiarezza, al di là del giubilo per le tante risorse – ha concluso –. Per noi, il bilancio consolidato resta uno strumento incompleto, che non restituisce un quadro fedele delle reali dinamiche della spesa regionale».