Rugby, Serie A. Udine va ko con il Petrarca Padova nella Giornata delle Forze Armate

Udine – La peggior partita della Rugby Udine degli ultimi anni. I friulani giocano solo i primi venti minuti, poi spariscono dal campo e lasciano completamente il terreno e l’iniziativa ai “baby” del Petrarca (una squadra giovanissima, dove i più “anziani” sono della classe 1992), che alla fine dilagano segnando 4 mete e conquistando 5 meritati punti in classifica (6 a 36 il punteggio finale a loro favore). Di positivo nella domenica del “Gerli” c’è stata solo buona riuscita della giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale, che ha visto numerose personalità fare visita allo stadio cittadino, alla squadra e ai suoi supporters. Tra questi il sindaco di Udine Furio Honsell, l’assessore regionale Maria Grazia Santoro, il delegato provinciale del Coni, Federica Rossi e, in rappresenta delle Forze Armate, il generale Ugo Cillo, comandante della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e il tenente colonnello Paolo Musti della Brigata Alpina “Julia.

La cronaca

L’inizio dell’Udine è lusinghiero: nonostante le importanti assenze di Peace (rientrato momentaneamente in Inghilterra per laurearsi), Balzi e Rigutti, la mischia gira e i trequarti sembrano ispirati. Tarantola ha due buone occasioni da calcio piazzato e non le spreca. Ma dopo l’iniziale vantaggio di 6 a 0 dopo venti minuti, i friulani si sbriciolano letteralmente ed inspiegabilmente. La mischia comincia a soffrire e la difesa fa acqua da tutte le parti. Al 27′ il Petrarca segna la sua prima meta con l’ala Casalini, che finalizza una sventagliata della propria linea. Mercanzin trasforma e si ripete su piazzato pochi minuti dopo. Arrivano poi altre due mete petrarchine: prima con Capuzzo che conclude in area un’azione iniziata da un “carrettino” inflitto in mischia chiusa ai friulani, poi con un calcetto rasoterra che imbecca il capitano Del Ry. La ripresa è un monologo padovano: due piazzati per spianare la strada (del solito Mercanzin) ed un’altra meta (di D’Inca’) per mettere in cassaforte la vittoria (6 a 36 il risultato finale) e il punto di bonus.

I commenti

Volti scuri in spogliatoio e tra la dirigenza. “L’unica cosa positiva – spiega il diesse Luca De Paoli – è la pausa di tre settimane che ci attende ora per gli impegni della nazionale azzurra. Ci servirà a riordinare le idee, a resettare tutto e a rimetterci in moto con mente lucida ed entusiasmo”. Più duro lo sfogo del capitano, Enrico Macor: “Siamo crollati per un problema mentale. Ci sono tra i miei compagni giocatori troppo discontinui nel rendimento, che devono ancora dimostrare, appunto, con la costanza e la dedizione in allenamento ed in partita, di meritare questa maglia. Così non andiamo da nessuna parte”.

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