Sanità regionale, Corte dei Conti: progressi ma restano criticità. Le opposizioni attaccano Fedriga
Trieste – Un sistema sanitario in trasformazione, con risultati incoraggianti sul fronte della riorganizzazione ma anche con fragilità strutturali che richiedono interventi mirati e tempestivi: è questa la fotografia che emerge dalle relazioni della Corte dei Conti sulla situazione in Friuli Venezia Giulia, diffuse il 28 maggio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile, tenutasi a Trieste.
La cerimonia si è svolta nella sede della Corte in viale Miramare, alla presenza delle autorità istituzionali e dei rappresentanti del mondo giudiziario. Sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Sezione giurisdizionale regionale Grazia Bacchi, la procuratrice Tiziana Spedicato, la presidente della Sezione di Controllo Emanuela Pesel e il rappresentante dell’Ordine degli avvocati Roberto Mantello.
Tra gli aspetti positivi in ambito sanitario, la Corte ha rilevato l’efficacia delle misure regionali legate al PNRR: in particolare, l’attivazione delle 12 Centrali Operative Territoriali e la costruzione delle Case e Ospedali di Comunità. La Regione ha superato varie criticità, impegnando oltre la metà dei fondi disponibili. Tuttavia, viene raccomandata un’azione di monitoraggio costante per rispettare le tempistiche imposte dal piano nazionale.
“L’attenzione sulla spesa sanitaria, che assorbe circa la metà del bilancio regionale – si legge nella relazione – nasce dal dato di fatto che la sanità ha rappresentato e continua a rappresentare anche nell’attualità e in questa Regione, un’urgenza, che richiede una rinnovata capacità strategica anche in funzione del conseguimento delle utilità che si attendono dalla realizzazione dei progetti connessi all’adozione del PNRR”.
Permangono poi difficoltà legate all’accessibilità dei servizi, con liste d’attesa ancora troppo lunghe. La Corte sollecita le aziende sanitarie a ottimizzare i processi interni e a migliorare la qualità dell’offerta. Tra i nodi irrisolti, anche i ritardi nell’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico e nella piena funzionalità della rete oncologica.
Sul versante sociale, il report segnala lacune nell’assistenza domiciliare per disabili e anziani e interventi ancora insufficienti a favore delle fasce più fragili. Ma la questione più urgente è quella del personale: la Corte richiama la necessità di rafforzare rapidamente le strutture e i procedimenti, potenziando la capacità gestionale e la dotazione organica. A tal proposito, la Regione ha annunciato nuovi investimenti.
Le opposizioni: l’analisi della Corte dei Conti conferma le carenze
Il giudizio della Corte ha innescato il confronto politico. La segretaria regionale del Partito Democratico, Caterina Conti, ha chiesto al presidente Massimiliano Fedriga di assumersi le proprie responsabilità: «Ora tocca a lui in prima persona rispondere alla Corte dei Conti e ai cittadini, esporsi sulla sanità e spiegare cosa intende fare per migliorare la situazione, perché con i cittadini denunciamo da tempo una condizione grave».
Conti ha ricordato che i rilievi della Corte sulla sanità regionale «hanno già toccato più volte il deficit di programmazione», ma stavolta – ha sottolineato – «l’organo di controllo ci mette davanti al dato di una sanità territoriale azzoppata dalla carenza di personale».
Non solo. La segretaria dem ha puntato il dito anche contro la gestione dei dati sanitari: «Un altro aspetto rilevato riguarda la sostanziale opacità nell’accesso ai dati, su cui abbiamo più volte chiesto trasparenza totale».
Infine, ha criticato l’approccio della Giunta regionale: «Da almeno tre anni si parla di una riforma coraggiosa, ma finora si è favorito solo l’ingresso dei privati, senza bilanciamenti o indirizzi precisi da parte del pubblico. Non è quello che serve».
“La Corte dei Conti conferma quanto noi di Open Sinistra avevamo già denunciato per primi in una conferenza stampa nelle scorse settimane: la sanità in Friuli Venezia Giulia è gestita senza chiarezza né trasparenza nei dati. Si legge: “Si esprime preoccupazione per la difficoltà dimostrata dalle strutture regionali nel raccogliere i dati richiesti, pur trattandosi di elementi che dovrebbero già essere nella costante disponibilità della Regione in quanto costituiscono il presupposto dell’attività di programmazione e di gestione.”
Un giudizio durissimo che deve fare profondamente riflettere. Le critiche contenute nella deliberazione del 22 maggio sono molto dure: dati assenti o incoerenti, carenze di personale, ritardi nell’attuazione delle Case della Comunità, e persino incertezze sui compensi dei medici. Ma su quali basi poggia allora la riforma sanitaria che annuncia da tempo l’Assessore alla sanità Riccardi?”.
Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra FVG, commentando il referto della Corte dei Conti che censura con estrema chiarezza l’operato della Giunta Fedriga.
“È sconcertante – prosegue Honsell – che la Regione non sia nemmeno in grado di fornire dati certi sul trattamento economico dei medici. Eppure sono quegli stessi numeri su cui si fonda la programmazione sanitaria, il reclutamento del personale e l’affidamento, sempre più indiscriminato, di servizi essenziali al privato. Se i dati non ci sono, o non sono attendibili, siamo di fronte ad una superficialità nell’organizzazione e nella gestione complessiva della sanità.”
Il giudizio dei magistrati contabili colpisce nel cuore il disegno sanitario della Giunta: “La Corte dei Conti conferma che la riforma è in forte ritardo, che le Case della Comunità rischiano di non essere operative nei tempi stabiliti, e che le norme contrattuali attuali richiedono una revisione. Un fallimento tecnico, oltre che politico.”
“E infine – conclude Honsell – risulta paradossale che mentre Riccardi zittisce i sindaci e accusa i medici di difendere “interessi corporativi”, la Corte dei Conti ne conferma le ragioni. Non sono polemiche ideologiche, ma allarmi fondati. È tempo che il Consiglio regionale riprenda in mano il controllo democratico sulla sanità, perché la salute non può essere gestita completamente al buio!”.