Shock termico con neve a bassa quota, a rischio ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli già fioriti. Le foto

FVG – Ha creato effetti incredibili e paesaggi degni di una pittura giapponese la neve scesa su Trieste e Carso triestino martedì 6 aprile, ma la tardiva ondata di maltempo, che ha portato a un brusco abbassamento delle temperature, suscita le preoccupazioni degli agricoltori.

Il colpo di coda dell’inverno dopo l’inizio della primavera colpisce l’Italia dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione, che è ora più sensibile al grande freddo.

Queste le considerazioni del monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata improvvisa di maltempo con allerta meteo della Protezione civile in molte regioni.

Le coltivazioni compromesse

Il brusco abbassamento delle temperature anche con l’arrivo del gelo in pianura – sottolinea la Coldiretti – compromette la futura produzione di fragole ma anche di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli già fioriti. Ad essere colpiti sono anche gli ortaggi come lattughe, asparagi, bietole, cavoli, spinaci, fave e piselli.

L’abbassamento della colonnina di mercurio per lungo tempo sotto lo zero – precisa la Coldiretti – provoca danni gravissimi con la perdita della futura produzione di frutta e verdura, ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra.

Oltre 14 miliardi di euro persi per colpa del cambiamento climatico

Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione ed al moltiplicarsi di eventi estremi, con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

(Galleria di foto a cura di Stefano Savini, Tutti i Diritti Riservati ©)

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