Si erano accampati in uno stabile in disuso, denunciati e allontanati tre uomini

Pordenone – La Squadra Volante della Questura di Pordenone è intervenuta giovedì 11 marzo in via Poffabro, in quanto era giunta la segnalazione di alcune persone all’interno di uno stabile in disuso.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno accertato come nella medesima mattinata fossero giunte numerose segnalazioni da parte di residenti, in ordine alla indebita presenza di persone all’interno di uno stabile in disuso.

Il titolare dell’immobile ha precisato che, benché messo in sicurezza con la muratura degli ingressi, alcune persone erano entrate comunque all’interno dello stabile abbandonato, ricavando dei ricoveri di fortuna.

Gli Agenti, stante la precarietà dell’abitazione in disuso ed al fine di mettere in sicurezza eventuali occupanti abusivi, sono entrati nella struttura, rintracciando e identificando, al terzo piano dell’immobile, tre cittadini stranieri, due di origine afghana ed uno di origine pakistana, rispettivamente di età compresa tra i 27 ed i 46 anni.

Un controllo ha permesso di accertare che i tre avevano precedenti di polizia e condanne in materia di reati sugli stupefacenti e, pertanto, sono stati accompagnati in Questura per ulteriori verifiche.

Nel contempo, il titolare della struttura ha formalizzato denuncia di occupazione, invasione di edifici e gli agenti hanno iscritto i tre uomini nel registro degli indagati in stato di libertà per tale reato.

In Questura è stato poi attivato l’Ufficio Immigrazione, accertando come il 46enne cittadino afghano, richiedente asilo con rigetto della sua istanza, risultava essere stato condannato alla pena di anni 3 e mesi 2 di reclusione, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ex art. 73 D.P.R. 309/90 dalla Corte d’Appello di Trieste e, espiata la pena, ne era stata disposta l’espulsione dal Territorio Nazionale.

Accertato quanto sopra, il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio ha rigettato la richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari ed in esecuzione della misura di sicurezza dell’espulsione, disposta con sentenza irrevocabile di condanna emessa dalla corte di Appello di Trieste, ha decretato il collocamento e trattenimento del cittadino afghano presso il Centro di Permanenza di Gradisca d’Isonzo, dove è stato, nella odierna giornata, accompagnato da personale dell’Ufficio Immigrazione della Destra Tagliamento.

Quanto alla posizione degli altri due, per quanto riguarda il 29enne cittadino pakistano, titolare di protezione sussidiaria, nei suoi confronti è stata avviata la procedura con richiesta di revoca dello status alla competente Commissione Nazionale di Roma.
Per quanto concerne il più giovane, stante lo status di richiedente asilo, al quale la Commissione Territoriale del Friuli Venezia Giulia ha respinto l’istanza, per la quale è stato presentato ricorso, la Questura di Pordenone ha trasmesso un’informativa alla Sezione Specializzata del Tribunale di Trieste, in ordine ai precedenti di polizia e giudiziari, riconducibili a quest’ultimo.

Al termine delle incombenze di rito, l’immobile sgomberato dalla Questura è stato restituito nella piena disponibilità dei proprietari.

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