Sospensione della chiusura delle slot machines e rinvio ad agosto 2021: “grave errore”

Trieste – È stata giudicata severamente dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e dal consigliere Furio Honsell (Open Sinistra FVG) la norma, inserita nel ddl “Omnibus” che sposta il termine per la disinstallazione di slot machine poste entro 500 metri da luoghi sensibili (per esempio, scuole, centri giovanili, luoghi di culto) dal prossimo 3 agosto al 31 dello stesso mese del 2021.

Era stata la Confesercenti FVG a sollevare la questione nei giorni scorsi: il presidente regionale Alberto Cicuta aveva detto che “tanti pubblici esercizi rischiano di chiudere. Serve ossigeno anche a questo settore. Il problema va affrontato, soprattutto in una regione che confina con la Slovenia piena di casinò. Serve una soluzione e un anno di tempo per noi appare una risposta sufficiente per portare avanti una riforma strutturata e condivisa”.

Secondo Confesercenti “Per quei locali che trovano nel gioco lecito una fetta importante della loro proposta di valore, la rimozione delle slot machine potrebbe non solo far perdere importanti profitti, ma anche allontanare un target di clienti che consumano anche altri prodotti. L’impatto economico risulta maggiore e più difficilmente sostituibile negli esercizi di minori dimensioni, dove le fonti di ricavo alternativo alle slot sono più contenute e diventa più difficile attuare politiche di diversificazione dell’offerta e ottimizzazione dei costi”.

Ora lo slittamento è divenuto legge ma tale approvazione è considerata “grave”: “Ancora una volta si sono privilegiati gli interessi di qualcuno sulla pelle dell’intera comunità. In questo modo si consente a qualche locale che ospita gli apparecchi di avere degli introiti in più, ma gravando su persone fragili – affermano gli esponenti M5S -. Il centrodestra in questo modo lancia un messaggio estremamente grave, tanto più in un periodo di incertezza e difficoltà per molti: abbiamo più volte sentito la maggioranza affermare di avere a cuore il futuro dei cittadini, ma con l’approvazione di questo emendamento dimostrano esattamente il contrario”.

“C’erano tre anni di tempo per adeguarsi a una legge approvata nel 2017 e per approvare il regolamento relativo alla concessione di contributi finalizzati alla copertura delle spese di riconversione delle sale ospitanti slot machine – ricordano i consiglieri -. Perché non è stato fatto? E perché oggi, dopo che a marzo era stato accolto un nostro ordine del giorno che sollecitava l’adozione del regolamento, si demanda il tutto a una delibera di Giunta? Domande a cui l’esecutivo regionale non ha dato risposta, dimostrando di non avere la volontà di risolvere la questione”.

“I primi dati evidenziano che, durante il periodo di lockdown, non c’è stato uno spostamento di massa verso il gioco online, come si vorrebbe far credere – concludono i consiglieri M5S -. La ripartenza dopo il lockdown non può significare la ripetizione di errori commessi prima dell’emergenza. Vogliamo rilanciare un’economia reale o malata? La priorità non può essere data alle slot machine ma alla tutela della salute; e se l’obiettivo è quello di aiutare gli esercenti, lo si faccia attraverso contributi per la riconversione che dovevano essere previsti da un regolamento colpevolmente mai approvato”.

Anche Furio Honsell ha espresso le sue profonde riserve: “Potevo comprendere venisse posticipato il termine di tre mesi: il Covid 19 ha sicuramente colpito queste attività e dare loro la possibilità di adeguarsi alla norma regionale con più calma era certamente un comportamento ragionevole da parte del Consiglio Regionale. Posticiparlo di così tanto, al contrario, rappresenta una decisione profondamente irresponsabile e soprattutto dannosa nei confronti della comunità.”

“Non è ancora stato nemmeno varato il regolamento di incentivo all’eliminazione di questi dispositivi” continua il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg.

“La ludopatia – come riconosce l’Organizzazione Mondiale della Sanità – è una vera e propria dipendenza patologica, con sintomi specifici e con impulsi incontrollabili. Con quest’atto normativo questa maggioranza regionale dimostra che il contrasto a questa vera e propria piaga sociale non è una sua priorità.”

“Questo periodo di emergenza sanitaria – conclude Honsell – ci ha insegnato quanto la salute delle persone deve essere tutelata a 360 gradi e quanto debba essere prioritaria, per questo una norma che predilige un mal riposto interesse economico a quello di tutela della salute non mi vedrà mai favorevole”.

 

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