“Svegliami a mezzanotte” di Fuani Marino: un libro per capire il tabù del suicidio e della salute mentale

Trieste – Giovedì 17 febbraio alle ore 18 presso la sala Ugo Guarino nel Parco Culturale di San Giovanni, avrà luogo, l’appuntamento mensile con la lettura promosso da Conferenza Basaglia, il focus sarà il libro “Svegliami a mezzanotte” di Fuani Marino, giornalista e scrittrice.

Con Marino, converseranno Sergio Keller, coordinatore della raccolta firme per l’eutanasia legale in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, e Matteo Perissinotto – University of Ljubljana – che sta studiando le donne suicide a Trieste nel periodo postbellico. Stimolerà gli ospiti e modererà la discussione Agnese Baini, esperta di comunicazione e appassionata di libri, che ha da poco terminato un Master alla Sissa con un lavoro su come la salute mentale viene rappresentata nella narrativa

Un’occasione importante per ascoltare e parlare di ferite che faticano a rimarginarsi come ben sottolinea l’autrice: «Quando l’idea di questo libro cominciò a concretizzarsi, un’amica che lavora nell’editoria mi consigliò caldamente di non darmi in pasto al pubblico e di giocare sull’equivoco, magari, salvaguardando così la mia immagine e la mia privacy. E in quel momento ho capito. Compresi che questo libro non era solo il racconto di una cosa terribile che mi era successa, ma anche un gesto politico, almeno nelle intenzioni. C’entrava qualcosa che aveva a che fare con concetto di pride, lo stesso sentimento di appartenenza e rivendicazione che fa scendere in piazza la comunità lgbt per dire finalmente, dopo secoli di vergogna e silenzio: io sono così.»

Perché si può parlare di appendicite e non di depressione? Perché di fronte a certe parole si continua ad abbassare lo sguardo? Perché l’espressione “diritto al suicidio” oltre che considerata ossimorica è fortemente sconsigliata?

Sono tutte domande che si pone la giornalista e scrittrice Fuani Marino nel suo libro uscito per i tipi di Einaudi. Domande che non possono risuonare come retoriche o come mero esercizio accademico, ma sono domande che possono e debbono risvegliare l’intimità di molti che si trovano a vivere questa situazione ma non hanno il coraggio di esporsi. Domande che sottolineano la necessità dell’autrice di capire e interpellano tutti alla riflessione. Quesiti che spalancano orizzonti per chi ha il coraggio di ascoltare.

L’incontro nasce nell’ambito di “Testi/Pretesti”, un progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso il quale si intende promuovere momenti di confronto sulle buone pratiche nella salute mentale, sulle politiche attive di tutela del benessere generale dei cittadini e sulle criticità che oggi abbiamo di fronte, sapendo che la pandemia ci ha reso tutti consapevoli della centralità del bene salute e del fatto che nessuno si salva da solo.

Sarà possibile seguire l’evento collegandosi alla pagina Facebook della Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia (https://www.facebook.com/conferenzabasaglia/), un’associazione nata nel 2010 e ora presieduta dalla psichiatra Giovanna Del Giudice.

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