Task force per l’emergenza Covid in FVG: manifestanti No Green pass hanno contratto il virus

Trieste – Sono tutte non vaccinate le 46 persone che hanno contratto il Covid tra Trieste e Gorizia dopo aver partecipato alle manifestazioni no Green pass dei giorni scorsi. Lo rende noto l’epidemiologo Fabio Barbone, dell’IRCCS Burlo Garofalo di Trieste, che guida la task force per l’emergenza Covid del Friuli Venezia Giulia. I nuovi casi positivi in regione sono in tutto 261.

Si tratta di manifestanti che per giorni sono scesi in piazza “senza mascherina, trascorrendo molto tempo assieme, gomito a gomito – spiega l’epidemiologo – a contatto anche con gente da fuori, in un periodo in cui il virus già a fine agosto aveva iniziato a circolare di più rispetto a fine giugno e luglio. Se c’era anche qualcuno asintomatico, il virus si è diffuso più facilmente. È la tempesta perfetta”

Tra le persone infette, otto sono portuali, di cui sette di Trieste e uno di Monfalcone (Go). Meno di dieci i casi secondari. Una persona, al momento, è stata ricoverata in ospedale.

“Si tratta del focolaio più importante in regione – continua Barbone -, che siamo riusciti a individuare dopo un processo di contact tracing abbastanza complesso da parte del dipartimento di Prevenzione di Trieste e Gorizia: continuiamo a farlo, sempre che le persone partecipino e condividano questa informazione”.

“Questi dati – prosegue l’epidemiologo – per me sono solo la punta dell’iceberg. Attendiamo ancora di scoprire il numero di casi a Udine e Pordenone. Tali contagi sono frutto di contatti stretti, a meno di un metro. A contribuire canti e urla”.

Il comunicato della Regione

“Il focolaio Covid-19 più importante in questo momento è a Trieste e ha origine dalle manifestazioni di protesta contro il Green pass: si contano 70 casi. Stiamo assistendo ad un’evoluzione rapida del numero dei contagi sebbene al momento l’impatto sugli ospedali sia modesto”.

Lo riferisce il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando come la task force regionale sia al lavoro sull’analisi del contagio.

“Stiamo assistendo ad un andamento di crescita generale dell’epidemia, soprattutto a Trieste, in modo esponenziale – ha indicato il vicegovernatore -. Potrebbe essere difficile, o richiedere un tempo lungo, far ridiscendere la curva dei contagi e questo desta qualche preoccupazione”.

Riccardi sottolinea da un lato una copertura vaccinale ancora troppo bassa e dall’altro la necessità di accelerare sulla terza dose.

“In questo momento il focolaio di casi collegati alle manifestazioni che si svolgono a Trieste è il più grande della regione – ha rimarcato Riccardi -; solo nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia ci sono alcune centinaia di casi degli ultimi 7 giorni con origine ignota o non dichiarata. La fase di crescita dei contagi a cui assistiamo ora deriva anche da una condizione di circolazione virale già piuttosto alta a metà settembre a Trieste legata al rientro di casi positivi dalle ferie”.

Riccardi ha evidenziato anche un potenziamento delle attività di contact tracing e della sorveglianza in modo da rendere prioritario il contenimento della diffusione del virus e l’elevato numero di tamponi eseguiti in regione in questo periodo derivanti dall’obbligo del Green pass.

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