Trasportavano migranti clandestini dalla Slovenia all’Italia, arrestati due passeur

Trieste – Nel corso della notte di domenica 18 settembre, durante un servizio d’istituto finalizzato al contrasto del fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, gli agenti del Commissariato PS San Sabba, con l’ausilio di una Volante della Questura, hanno arrestato due passeur, responsabili di aver favorito l’ingresso irregolare sul T.N. di 17 cittadini stranieri, stipati all’interno di due autovetture condotte dai medesimi.

Verso le 4 del mattino, gli equipaggi della Polizia di Stato hanno notato, in via Battigelli, in un tratto di strada prospicente una zona boschiva, transitare un monovolume con targa slovena con a bordo numerose persone che poco dopo faceva scendere nei pressi di uno slargo nascosto, seguita da un’altra autovettura dalla quale era appena sceso un altro gruppo di persone.

Gli agenti hanno bloccato immediatamente il monovolume ed hanno fermato sia l’autista che alcune delle persone trasportate; altre sono riuscite a dileguarsi nel bosco.

La seconda autovettura, con manovra spericolata, invece si è data alla fuga verso il centro città. Via radio la Polizia ha informato altre pattuglie e poco dopo un equipaggio della Squadra Volante ha intercettato l’autovettura lungo via Brigata Casale, fermandone il conducente.

I passeur sono stati identificati per due cittadini di origine kosovara di circa venti anni, mentre i migranti, provati dal viaggio e ricoperti di fango, sono risultati essere di origine curda. Tra di loro vi era anche una famiglia formata da due genitori e 4 bambini piccoli, ai quali è stata prestata immediata assistenza.

I due conducenti sono stati tratti in arresto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato e, dopo le formalità di rito, condotti presso la casa circondariale di Udine.

Gli agenti del Commissariato di San Sabba hanno provveduto poi a sequestrare i mezzi utilizzati per il trasporto dei migranti e il denaro requisito ai passeur.

Nel corso delle procedure di identificazione, tutti i migranti, dopo essere stati rifocillati e visitati dal personale medico, hanno presentato istanza di protezione internazionale.

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