Triestebookfest On Air: ultimo appuntamento con lo scrittore Jorge Carrión

Trieste – Nell’ultimo appuntamento del Triestebookfest ON AIR si discuterà di librerie, libri, letture insieme allo scrittore, giornalista e saggista spagnolo Jorge Carrión, che al mondo dei bookshop ha dedicato ben due saggi, tradotti anche in italiano: “Librerie. Una storia di commercio e di passioni” (Garzanti, 2015) e “Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura” (2020, Edizioni E/O).

L’appuntamento è venerdì 6 novembre alle 19.30, in streaming sui canali social del TBF (Facebook e YouTube). A dialogare con Carrión ci sarà Pablo Martinez Rosado, docente del Collegio del Mondo Unito e scrittore a sua volta, e alcuni studenti del Collegio, che hanno contribuito all’ideazione dell’incontro. Carrión è l’ospite ideale per raccontare la libreria come luogo di espressione delle nostre libertà, come spazio per condividere quello che siamo e pensiamo, come occasione per crescere e imparare. Con lui si discuterà dei libri come oggetti; della lettura come ossessione e come follia, ma anche come pulsione inconscia o come impresa commerciale; del mondo come libreria e della libreria come mondo. Jorge Carrión è nato a Tarragona nel 1976. È dottore in Humanidades alla Universidad Pompeu Fabra. Carrión è un riconosciuto scrittore, giornalista, critico letterario e professore di scrittura creativa. Come scrittore ha coltivato il romanzo, con “Los muertos” (2010, tradotta in italiano come “I morti”, pubblicata da Atmosphere Libri in 2012) ha vinto il premio francese di Chambéry, “Los huérfanos”, “Los turistas” e “Los difuntos”; ma sicuramente i suoi lavori più conosciuti siano libri di saggi come “Librerías” (finalista del premio Anagrama 2013: in italiano, “Librerie”, Garzanti, 2015, tradotto in 10 lingue, appena pubblicato in edizione tascabile) o “Contra Amazon” (“Contro Amazon”, e/o edizioni), il suo ultimo libro. Prima aveva già pubblicato parecchi libri di cronache di viaggi e saggi sulla cultura attuale, dalla letteratura alle fiction seriali in tv. Come giornalista ha collaborato con diversi media, come la versione in spagnolo del New York Times, il giornale La Vanguardia, la rivista letteraria Quimera (di cui è stato codirettore per 3 anni), il supplemento culturale del giornale ABC, la rivista Letras Libres, la rivista di viaggi National Geographic e tanti altri. Inoltre è professore di giornalismo letterario nel master di creazione letteraria dell’Università Barcelona School of Management –Universidad Pompeu Fabra, che dirige assieme a José María Micó. Pablo Martínez Rosado è nato a Málaga nel 1978. Ha lavorato come libraio occasionale e insegnante di spagnolo per stranieri. La curiosità e una tendenza errante l’hanno portato ad abitare in posti molti diversi come Londra, l’India o il Galles. Attualmente è insegnante di Letteratura Spagnola presso il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico (Duino, Italia), mentre continua a immaginare storie, parole e possibili letture di quella situazione che spesso chiamiamo vita. “Vahana” (pubblicato da El toro celeste, Spagna, 2017) è il suo primo romanzo, anche se si è cimentato anche con altri generi, come il racconto e la prosa.

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