Un febbraio tra i più caldi degli ultimi 15 anni. Le foto della primavera precoce

Trieste – Le medie climatiche dei primi due mesi del 2019 confermano la tendenza all’innalzamento globale delle temperature, un fenomeno che coinvolge in pieno anche la nostra regione.
In particolare lo scorso mese di febbraio alle nostre latitudini è stato caratterizzato da temperature superiori alla media stagionale, molto superiori al Nord Italia.

L’anomalia complessiva del territorio italiano è stata pari a +1,4° centigradi, che colloca questo mese di febbraio fra i più caldi degli ultimi 15 anni, anche se non il più caldo in assoluto.

Il Nord Est ha visto un anticipo di primavera, con un aumento rispetto alla media che si si è aggirato fra i +1 e +3 gradi centigradi sulle medie relative agli anni 1971-2000.

Questi dati sembrano confermare i risultati di uno studio dell’Arpa FVG condotto in collaborazione con le università di Udine e di Trieste, il Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP), l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e l’Istituto di Scienze Marine (CNR-ISMAR).

Lo studio, pubblicato lo scorso anno, prevede che alla fine del secolo corrente l’aumento della temperatura in FVG andrà dai da 2 ai 5 gradi, a seconda dello scenario analizzato.

Già ora si vedono le conseguenze sulla biodiversità: per quanto riguarda la vegetazione, esiste una forte riduzione dell’area interessata da specie tipicamente alpine e una forte espansione di quelle tipiche delle aree mediterranee e sub-tropicali; parallelamente sono stati osservati cambiamenti negli ecosistemi sia terrestri che marini, con conseguenti variazioni nelle produzioni nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e della silvicoltura.

Questo mese di febbraio è risultato poi decisamente secco: è piovuto appena il 60% della media circa, con ripercussioni gravi sui bacini idrici del nostro territorio.

Il fotoreporter Stefano Savini ci propone una galleria fotografica per toccare con mano gli effetti di un febbraio insolitamente mite.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi