Un ghiacciaio sepolto sotto 8 metri di bosco: l’eccezionale scoperta nei pressi di Sauris

Udine – Sono stati pubblicati qualche giorno fa su Geomorphology, rivista scientifica internazionale edita da Elsevier, i risultati della ricerca che ha portato alla scoperta di un ingente deposito di ghiaccio sepolto non lontano da Sauris, in Provincia di Udine. Ne dà notizia l’ateneo triestino in una nota.

Nel gruppo di ricerca anche Emanuele Forte e Carlotta Zanettini del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste, assieme a colleghi dell’Università di Udine, Insubria di Varese e dell’Università di Aberystwyth, in Galles, guidati da Renato R. Colucci del Cnr-Ismar, docente di glaciologia a contratto presso l’Università di Trieste.

Il team ha condotto ricerche e analisi durate alcuni anni. Ha effettuato analisi e misurazioni sul campo, complesse indagini geoelettriche, geomorfologiche, micrometeorologiche e geofisiche.

Grazie all’applicazione di algoritmi di ricostruzione 3D e GIS, la scoperta: un ghiacciaio nascosto nei pressi di Sauris, a quota 1.800 metri sull’altopiano di Casera Razzo, in Carnia.

A partire da una profondità di circa 8 m dalla superficie, infatti, si trova un corpo di ghiaccio misto a detriti. Attualmente ha un volume di circa 1-1.5 milioni di metri cubi ma si è stimato che in massima attività il volume doveva essere compreso tra 2.4 e 3.7 milioni di metri cubi.

Quello che si credeva essere solo un rock glacier (questo il suo nome tecnico) relitto, ossia senza più alcuna presenza di ghiaccio al suo interno, si è quindi rivelato essere un rock glacier intatto ossia con ancora ingenti quantità di ghiaccio: un ghiacciaio roccioso ancora preservato sotto detriti e sedimenti nonostante il cambiamento climatico in atto.

La scoperta rivoluziona le indagini effettuate a livello globale e a larga scala su questi apparati perché dimostra come anche morfologie apparentemente non più attive con al di sopra vegetazione e alberi, come nel caso del rock glacier di casera Razzo, possano preservare grandi quantità di ghiaccio e fungere quindi da importanti riserve di acqua.

Foto: Università di Trieste

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