“Un’altra Cenerentola”: spettacolo degli allievi dell’Associazione Culturale starTs Lab al Rossetti

Trieste – È una scelta coraggiosa e insolita, ma non azzardata, quella che ogni anno fa il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, quando produce e inserisce nella propria programmazione ufficiale lo spettacolo degli allievi dell’Associazione Culturale starTs Lab diretti da Luciano Pasini, di cui sono i protagonisti.

Questi ragazzi, diretti da Luciano Pasini, per un anno studiano teatro nel modo più coinvolgente e completo: i loro sforzi (svolti con serietà e parallelamente agli obblighi scolastici e sportivi) sono necessari per presentarsi in scena ed hanno il risultato di condurre ogni anno a un lavoro degno di essere visto, valutato e applaudito da un pubblico eterogeneo.

Sarà così anche per “Un’altra Cenerentola” che ha debuttato alla Sala Bartoli ieri venerdì 16 novembre alle 19.30 e resta in scena fino a domenica 2 dicembre, inserita fra gli “Eventi speciali” della stagione 2018-2019.

L’allestimento nuovo fa seguito a una lunga schiera di successi, amati da spettatori adulti e “in erba”: dal delizioso “Ventimila leghe sotto i mari” a “Le avventure di Gian Burrasca”, da “Il mago di Oz” a “Il sogno di Alice”.

Luciano Pasini, direttore del Laboratorio e regista dello spettacolo s’ispira ancora una volta alla
letteratura per ragazzi, con “Cenerentola”.

Per la verità, quella interpretata dai giovani attori sarà “Un’altra Cenerentola” perché sul palcoscenico intreccia la “Cenerentola” di Charles Perrault agli accenti reali del romanzo “Wanting mor” di Rukhsana Khan, pluripremiata scrittrice pachistana, emigrata in Canada.
«Cosa unisce la Francia del 1600 all’Afghanistan del terzo millennio?» spiega Luciano Pasini a proposito dello spettacolo. «Un sottile filo rosso tenuto dalle mani di due bambine. Bambini bistrattati, maltrattati, abbandonati a volte addirittura venduti e resi schiavi e spesso l’unico strumento che hanno è il sogno. Sognare di poter incontrare un principe che si innamori di te e ti sposi o sognare di poter studiare, sognare in ogni caso di poter diventare una persona libera e non più dimenticata. Il mio spettacolo non vuole essere un barricadiero teatro di denuncia politica o sociale, tanto più che sarà edulcorato dalla presenza dei personaggi della fiaba di Perrault addirittura in chiave disneiana, ma sono certo che lo spettatore attento saprà cogliere il pensiero che mi ha portato ad occuparmi di Cenerentola».

Come sempre, gli allievi attori metteranno in gioco tutti i linguaggi del teatro: la messinscena, così come la loro formazione, fonde infatti musica, canto, coreografia alla recitazione e li impegna in un’espressività “a tutto tondo”.

Fondamentale dunque il contributo delle insegnanti che, assieme a Pasini, aiutano pazientemente il loro talento a sbocciare: Noemi Calzolari si occupa dell’educazione al linguaggio e Daniela Ferletta dell’educazione musicale.
Speciale anche l’impegno dedicato ai costumi, fantasiosi capolavori di Sara Bessich che riescono a connotare anche quella dimensione fiabesca dove è possibile che una fata con “un po’ di velo color del cielo” apra le porte a ogni bambina verso la realizzazione di un sogno.

Un’altra Cenerentola di Luciano Pasini, liberamente tratto da “Cenerentola” di Charles Perrault e “Wanting mor” di Rukhsana Khan, regia di Luciano Pasini, musiche a cura di Luciano Pasini, editing Marco Steffé, costumi di Sara Bessich, suono di Borut Vidau, luci di Davide Comuzzi

Informazioni su orari degli spettacoli o prezzi dei biglietti ancora disponibili si trovano nei consueti punti vendita oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere anche al numero 040. 3593511.

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