1200 euro l’anno per ogni bimbo nato in Friuli Venezia Giulia dal 1° gennaio 2018

Trieste – La Regione Friuli Venezia Giulia ha varato una misura attiva di sostegno alle famiglie con figli che prevede l’erogazione di 1.200 euro all’anno per ogni bambino nato o adottato dal primo gennaio 2018.

Il contributo potrà essere richiesto, entro tre mesi dalla nascita, dai nuclei famigliari con Isee inferiore ai 30.000 euro con le stesse modalità della Carta famiglia.

La misura si inserisce nel quadro di iniziative strutturali attuate dalla Regione che parte dal sostegno alla famiglia, con azioni come l’abbattimento delle rette degli asili nido, per arrivare fino alle politiche attive del lavoro, ad esempio con i contributi per l’assunzione delle madri con almeno un figlio di età inferiore a 5 anni.

Inizialmente la Regione sosterrà l’iniziativa attraverso una posta di bilancio triennale, con lo stanziamento di 4.300.000 euro per il 2018, circa 10 milioni di euro per l’anno successivo e 11.500.000 euro sul 2020, con l’auspicio di consolidare il provvedimento e, se possibile, ampliarlo fino ai 18 anni sul modello di quanto avviene in Francia.

Per accedere al beneficio la famiglia deve essere residente in Friuli Venezia Giulia da almeno 24 mesi e il provvedimento è cumulabile al ‘bonus bebè’ nazionale (per l’accesso al quale il limite Isee è però fissato a 24.000 euro).

Si tratta di “una nuova misura attiva di sostegno alla famiglia che si aggiunge al sostegno al reddito ed è mirata alla natalità”. Così la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

“L’intervento – ha spiegato Serracchiani – si inserisce nel contesto delle politiche strategiche messe in campo dalla giunta per le imprese, per il lavoro e per la famiglia. Anche questo sostegno alla famiglia – ha precisato la presidente – è strutturale, previsto dal bilancio, e prevede che a partire dal primo gennaio 2018, i bambini nati in regione e qui residenti da 24 mesi potranno percepire un contributo di 1.200 euro annui in due soluzioni fino al terzo anno di età”.

Serracchiani ha anche indicato che “il tema della natalità è l’emergenza di questi anni e noi vogliamo affrontarlo. Facciamo un’azione concreta che va in una direzione attesa: è un sostegno alle famiglie che vogliono avere figli, che si accompagna ad altre misure come l’abbattimento delle rette degli asili nido e la carta famiglia, che permette il taglio del costo energia elettrica e un aiuto per fare la spesa”.

Il vicepresidente Sergio Bolzonello ha sottolineato che “non è una misura spot né un bonus: è l’ultima di una serie di misure che questa Giunta ha preso nel corso della legislatura. E la famiglia è quella che noi riteniamo debba avere una ulteriore attenzione”.

“È una misura significativa dal punto di vista economico, e speriamo di poterla aumentare puntando a modelli europei come la Francia che – ha concluso – accompagna con contribuiti fino al 18esimo anno di età l’educazione dei figli”.

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