Aiuti alle imprese dalla Regione, pronto uno stanziamento di 37,6 milioni di euro

Trieste – La Regione è pronta a erogare 37,6 i milioni di euro già a partire dalla settimana in corso a favore del tessuto economico e produttivo del Friuli Venezia Giulia, per contrastare la crisi generata dall’attuale emergenza epidemiologica.

Lo ha comunicato il 7 aprile alle categorie economiche e professionali l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, spiegando i primi interventi che danno attuazione alla legge regionale 3/2020 e le modalità con le quali si potrà beneficiare delle misure previste.

I primi interventi concreti consistono nell’ampliamento e l’introduzione di specifiche forme di finanziamento agevolato per imprese artigiane, attività produttive, imprese commerciali, turistiche e di servizio (20,6 milioni di euro); il potenziamento dei fondi rischi gestiti dai Confidi regionali (5,5 milioni di euro) cui si aggiungono ulteriori 3,8 milioni e 200 mila euro per la riduzione delle commissioni di garanzia praticate.

Con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro, vengono implementati gli interventi previsti a livello statale e legati al canone di locazione degli immobili per il mese di marzo: al credito di imposta pari al 60 per cento del canone previsto dallo Stato per gli immobili rientranti nella categoria catastale C/1, la Regione ha previsto un contributo a fondo perduto pari a un ulteriore 20% dell’affitto comprendendo, oltre alla C/1, anche le categorie catastali A 10, C 2 e C 3.

Per i canoni di locazione la concessione avverrà in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande – ha specificato l’assessore spiegando le modalità di erogazione del contributo -, un automatismo che ci consentirà di procedere con la massima velocità e con l’obiettivo di soddisfare tutte le richieste senza escludere l’eventualità, se fosse necessario, di stanziare ulteriori risorse.

Saranno il Cata (Centro di Assistenza Tecnica per le imprese Artigiane) e il Catt Fvg (Centro di Assistenza Tecnica alle Imprese del Terziario) i soggetti delegati a svolgere l’attività amministrativa legata alla concessione dei contributi che è stata organizzata con una procedura informatica semplificata e con tempistiche dedicate: gli esercenti afferenti alla categoria arti e professioni potranno fare domanda il 14 e il 15 aprile, le imprese artigiane dal 16 al 20 aprile, le imprese dei settori ricettivo, turistico e commerciale dal 21 al 27 aprile.

“Gli interventi finalizzati al potenziamento dei Confidi regionali per complessivi 9,5 milioni di euro – ha aggiunto Bini – amplieranno il numero di destinatari che potranno beneficiare delle garanzie concesse, comprendendo anche i liberi professionisti”.

La puntualizzazione dei consiglieri M5S

“L’assessore Bini ricorda quanto fatto dalla Regione dall’inizio dell’epidemia: tutte manovre votate all’unanimità dal Consiglio Regionale per dare una pronta risposta alle nostre imprese. Fa piacere che la Giunta Fedriga si compiaccia dei milioni messi a disposizione per favorire l’accesso al credito delle imprese perché è quanto fatto anche dal ministro Patuanelli con le importanti somme messe a disposizione del Fondo Centrale di Garanzia, rendendolo uno strumento più vicino alle esigenze di liquidità dei nostri imprenditori”. Lo sottolinea il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

“Dei 37,5 milioni messi a disposizione del tessuto produttivo, 30 milioni sono tutti previsti per operazioni di finanziamenti agevolati. Solamente 7,5 milioni sono quelli messi a disposizione a fondo perduto dalla Regione ad integrazione dell’intervento previsto a livello statale relativo al credito d’imposta per botteghe e negozi” ricordano gli esponenti M5S.

“Non ci mettiamo a usare la calcolatrice per verificare quanti soldi entreranno in tutte le aziende con questo stanziamento, non è questo il nostro modo di fare politica – aggiunge il Gruppo pentastellato -. Apprezziamo gli sforzi fatti per garantire accesso al credito in maniera semplificata e veloce, includendo anche i professionisti come da noi richiesto”.

“Adesso però dobbiamo pensare alla fase due, quella delle seconde misure da mettere in campo: dove prendere le risorse e dove stanziarle – conclude la nota del Gruppo -. Noi abbiamo già fatto alcune proposte importanti, ci auguriamo che si possano affrontare quanto prima nelle commissioni di merito queste problematiche in maniera condivisa e partecipata tra tutte le forze politiche. Salvare le imprese e i posti di lavoro non può avere colore politico”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi