Ancora cimici asiatiche in Friuli. In manovra 80 milioni per i danni dell’insetto

FVG – Il Governo prevede di stanziare 40 milioni per il 2020 per aiutare le imprese agricole a fare fronte ai danni subiti per gli attacchi della cimice asiatica.

Lo prevede la bozza della manovra, che contieneinoltre l’annunciato azzeramento all’Irpef agricola anche per il 2020, mentre per il 2021 è già previsto uno sconto al 50%. Per la cimice asiatica in tutto ci sono 80 milioni: vengono stanziati ulteriori 20 milioni per il 2021 e altri 20 per il 2022.

Potranno accedere agli indennizzi le imprese dei territori colpiti dalla cimice asiatica (Halyomorpha Halys), anche se non hanno sottoscritto le polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, previste dalle norme che disciplinano il Fondo di solidarietà nazionale istituito nel 2004 a sostegno delle imprese agricole.

Intanto la Bassa friulana ancora invasa dalle cimici. Secondo l’analisi della Coldiretti, che fa il bilancio dei danni causati dalle alte temperature di ottobre in Italia, mentre non cadono le foglie dalle piante, che per il caldo non sono entrate nella fase di riposo vegetativo caratteristico della stagione, in giro ci sono ancora mosche e zanzare.

L’autunno 2019 è stato infatti del tutto anomalo e si classifica fra i dieci più caldi dal 1800, con una temperatura di 1,27 gradi superiore la media di riferimento sulla base dei dati Isac Cnr di settembre.

Oltre a bloccare la normale caduta autunnale delle foglie, l’allungamento della fase vegetativa delle piante rischia addirittura di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile forte abbassamento delle temperature.

“Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche – precisa la Coldiretti in un comunicato – per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture, come la cimice asiatica, che ha invaso città e campi coltivati dove sta facendo strage di frutta”.

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