Apre oggi “Alla ricerca del tempo” unica esposizione in Italia dell’universo immaginifico di Mœbius al Paff di Pordenone

Pordenone – Chi non conosce Mœbius, non conosce uno dei massimi esponenti della Nona arte francese,  autore di opere visionarie note e tradotte in tutto il mondo come Arzach, Il Garage Ermetico o L’Incal e molto altro ancora.

“Alla ricerca del tempo”, offre un’occasione unica in Italia per conoscere il percorso artistico di  Mœbius – Jean Henri Gaston Giraud – uno dei più influenti fumettisti e illustratori di tutti i tempi. Da oggi sabato 13 novembre dalle 10 alle 13 e dalle15 alle 20 apre a Pordenone al Paff , Palazzo del Fumetto Arti Friuli, la più ampia mostra realizzata in Italia a lui dedicata.

Il percorso espositivo guida i visitatori nell’universo immaginifico di Mœbius esplorando il suo rapporto con il tempo, che è sempre stato uno dei temi più significativi e memorabili della sua arte. Infatti non è il presente, il passato o il futuro, ma sembra esistere in un loop infinito, che coinvolge ogni amante del fumetto e dell’arte in un continuo gioco di rimbalzi tra dimensioni già trascorse e destini incipienti, realtà e fantascienza, aggiungendo straniamento e sogno a tavole già di per sé strabilianti. Oltre trecento opere, con 153 disegni originali e 174 riproduzioni di vario tipo: incisioni con autografo, stampe d’arte a tiratura limitata con autografo, stampe su Dbond, riproduzioni digitali e scenografiche, distribuite lungo le sale della galleria nell’ala moderna annessa alla Villa Galvani a Pordenone.

“C’erano anni in cui il nome di Mœbius e Gir sembravano appartenere a persone diverse, perché le loro opere sembravano essere distanti anni luce. In Italia le notizie che arrivavano dal fumetto d’oltralpe non erano così chiare, almeno per i ragazzini, che come me, iniziavano ad appassionarsi all’arte del fumetto, un certo mistero aleggiava sull’identità che si celava dietro questi due pseudonimi.

Solo più tardi scoprii che Mœbius e Gir erano le due facce del nastro omonimo di Mœbius e della complessa e affascinante mente di Jean Giraud. Non le due tradizionali facce della stessa medaglia, ma due percorsi meravigliosamente avviluppati su se stessi in maniera infinita, inscindibile e indistinguibile. Moebius non poteva esistere senza Gir e viceversa. Una complessità autoriale la cui profondità non si era mai vista prima nel mondo del fumetto e che ha conferito all’immagine disegnata quello spessore intellettuale che oggi gli viene universalmente riconosciuto. Mi stupisce ancora la sua facoltà unica di trasformare, attraverso il suo segno di eleganza pura, l’arte del disegno in meditazione, riflessione, sogno, associando all’idea di avventura fisica quella mentale, dove il viaggio dell’immaginario ci porta tanto più lontano, quanto più nell’intimo di un percorso interiore”, così Giulio De Vita, direttore artistico di PAFF, commenta la figura di Mœbius.

La mostra è accompagnata da un elegante catalogo in italiano e francese, di 178 pagine a colori, che raccoglie tutte le opere in mostra, grazie al profondo lavoro di ricerca e di studio condotto da Mœbius Production e COMICON, con contributi di Isabelle Giraud (Direttore Editoriale Mœbius Production), Claudio Curcio (Direttore Generale COMICON), Jean Michel Folon (Illustratore), Olivier Gal (Portait&Compagnie), Hervé Le Guyader (Professore di biologia evolutiva). E ancora approfondimenti, una lettera di Federico Fellini e alcuni passi da Il Paradiso di Dante. Il tutto accompagnato dai colori e dalle forme straordinarie e geniali di Mœbius.

Per tutti i dettagli della mostra si può vistare il sito: www.paff.it

L’esposizione è organizzata da PAFF! in collaborazione con COMICON sotto la direzione artistica di Mœbius Production.

Photo © Isabelle Giraud.

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