Ritornano i Match Improvvisazione Teatrale a Trieste. Intervista a Diego Martone

Trieste – Ritornano i Match Improvvisazione Teatrale a Trieste, secondo attesissimo appuntamento della 4° Edizione di ImproFestival, la rassegna dedicata all’improvvisazione teatrale, sabato 13 novembre alle 20.30 sul palco del Teatro di San Giovanni. Organizzato da Improvvisamente APS.

Uno show dove, senza alcun copione ma solo con dialoghi e scene improvvisate, si svolge un match molto divertente tra attori suddivisi in due squadre. Gli Amatori di Trieste da una parte a sfidare che i tre dei Professionisti della Rete Match di Improvvisazione Teatrale Italiana. I due imprevedibili team collaborano nel creare sul momento delle scene teatrali con personaggi e trame comiche, grottesche e surreali, al termine delle quali si contendendo i voti, gli applausi e le risate del pubblico. Anche il pubblico ha un ruolo attivo

La regia dello spettacolo è affidata all’arbitro più impietoso e divertente d’Italia: Daniele Ferrari, attore professionista e senza dubbio il volto più noto del mondo dei match italiani. Si fronteggeranno a colpi di risate sul palco la squadra degli Amatori Trieste composta da Lorenza Pravato, Bledi Cika e Marco Ferluga, mentre a difendere i colori della squadra dei Professionisti ci saranno Diego Martone, Stefania Malaguti e Andrea Zanni.

Abbiamo sentito Diego Martone per approfondire contenuti e curiosità sul genere.  Fondatore insieme a Silvia Maggio e Chiara Gomiselli della sede triestina “Improvvisamente” (Associazione di Promozione Sociale), nonché direttore artistico degli spettacoli e vice presidente dell’associazione. L’intento dell’Associazione è quella di avvicinare le persone con degli workshop a questo genere di teatro, ma anche a nuove forme di comunicazione interpersonale. Nella vita Diego Martone è consulente di marketing strategico e ricerca di mercato.

Partiamo dai Match d’Improvvisazione a chi non sa cosa direbbe?

I Match d’Improvvisazione sono dei format teatrali di grande successo a livello internazionale e italiano, con campionati e tornei, serate evento come quella di sabato.  Ogni anno si disputano persino dei campionati Mondiali, in cui si sfidano le rappresentative nazionali. Ogni settimana si disputano match in ogni angolo del pianeta, e infatti è considerato “lo spettacolo più rappresentato al mondo”.

Ci parla della vostra scuola di Teatro d’Improvvisazione con sede a Trieste, quando é nata esattamente l’idea di aprirla? 

La scintilla è scoccata ad alcuni partecipanti, tra  cui io, Silvia Maggio e Chiara Gomiselli, durante dei seminari condotti a Trieste da Daniele Ferrari alcuni anni fa. Al termine di uno di questi, abbiamo chiesto a Daniele come avremmo potuto proseguire e lui si è generosamente offerto di accompagnarci nell’apertura della scuola e di diventare per i primi anni direttore artistico oltre che maestro delle prime generazioni di improvvisatori. E’iniziato tutto da lì, la passione si è trasformata in formazione.

Gli appuntamenti sono mensili con le lezioni che impegnano un week end al mese e gli spettacoli con una rassegna autunnale che si chiama Improfestival giunta alla sua 4° edizione ed anche una primaverile Trieste Match Contest, che ha già compiuto 5 anni. Siamo un’associazione di promozione sociale iscritta al registro del terzo settore e questo significa che ci lega solo la passione per questa disciplina e non un fine commerciale. Tengo a dirlo perché l’impostazione della scuola mira in primo luogo alla formazione, al benessere e alla crescita personale delle persone. Gli spettacoli sono una logica conseguenza, tuttavia salire sul palco ed andare in scena non sono un obiettivo importante. Le lezioni e tutte le attività sono caratterizzate da situazioni comiche, grottesche o surreali in quanto i format cui ci rifacciamo prevedono uno sviluppo narrativo che coinvolga e diverta il pubblico che ride “con noi” e non “di noi”.

Improvvisamente APS conta tanti associati e sviluppa anche delle attività a fine sociale, collaborando con alcune strutture del territorio triestino e speriamo presto anche regionale.  L’associazione inoltre fa parte della Rete nazionale dei Match di Improvvisazione Teatrale@ che conta più di 30 sedi sparse in tutta Italia. Si tratta delle scuole che si dedicano alla formazione basata sul format più famoso e rappresentato al mondo di improvvisazione, il match per l’appunto.

Chi si rivolge a voi per “formarsi” nell’arte dell’improvvisazione ne esce non solo istruito ma divertito. Ci racconta della vostra scuola?

Partecipare ad un corso di improvvisazione è un viaggio nella creatività e nella fantasia di ciascun partecipante, ma al contempo prendere parte alla costruzione di un risultato di gruppo che è il risultato di un lavoro di ascolto, di disponibilità e supporto degli altri, insomma un lavoro di squadra, dove il divertimento non manca mai.

Nei primi anni gli esercizi mirano a far “giocare” le persone con le proprie emozioni, a sperimentare stati d’animo, a provare ad usare il corpo per esprimere significati, a rompere schemi di comunicazione consolidati e lasciare andare il proprio istinto senza giudicare e giudicarsi. Lavorare in questo modo porta a scoprire o riscoprire il potenziale che c’è in ciascuno di noi, ma che spesso rimane inespresso. La domanda che uno deve farsi comunque è: “Quanto sono disposto a divertirmi?” Se la risposta è “molto” allora un corso di improvvisazione è quel che ci vuole.

Nelle proposte teatrali c’é passione e tanta preparazione. Ce la possono fare tutti a “Giocare in squadra”, improvvisare é per tutti…?

Sì, l’improvvisazione è per tutti. In Canada, dove peraltro è nato il match 40 anni fa dai registi teatrali Robert Gravel e Yvon Leduc, la insegnano persino a scuola. In questi anni nei nostri corsi si sono formati più di 100 allievi che hanno frequentato la nostra scuola e partecipato ai raduni annuali nazionali di Trieste come quello di settembre e a Reggio Emilia a gennaio. In Italia coinvolge una rete diffusa in più di 30 città, tra cui Trieste grazie all’Associazione Culturale Improvvisamente, che ne detiene i diritti esclusivi per il territorio giuliano.

Ovviamente ciascuno trova il suo posto all’interno del percorso: c’è chi ha più talento e applicazione ed approda alla compagnia degli Amatori, cioè coloro che partecipano agli spettacoli delle rassegne organizzate a teatro o negli Indiziosi, cioè la compagnia interna che mette in scena le cene con delitto nei locali della regione e chi  termina il percorso triennale e resta con noi per passione e amore dell’improvvisazione. Perché come amo dire a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo: “Attenzione, l’improvvisazione può indurre dipendenza”. Ma di quelle buone e sane!

Si ricorda che per poter accedere al match è necessario essere associati ad Improvvisamente. La durata dello spettacolo è di 2h. La prenotazione è obbligatoria e il consiglio è di recarsi a teatro con largo anticipo per ottemperare a tutte le misure di prevenzione ed evitare assembramenti.

Improvvisamente APS è un Associazione Culturale senza fini di lucro nata a Trieste nell’ottobre del 2016 che promuove ed organizza corsi, workshop e spettacoli per i propri associati e sostiene il teatro di improvvisazione in ogni sua forma. Informazioni dettagliate al sito www.improvvisamente.info e nella pagina Facebook IMPROVVISAmente.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi