Simone Cristicchi torna in scena con “Il secondo figlio di Dio”

Trieste – Simone Cristicchi, autore e interprete de Il secondo figlio di Dio. Vita, morte e miracoli di David Lazzaretti dopo aver entusiasmato il pubblico del teatro Bobbio a Trieste approda ora al Teatro Comunale di Monfalcone, ospite della stagione di prosa, mercoledì 8 e giovedì 9 alle 20.45.

Scritto da Cristicchi insieme a Manfredi Rutelli, lo spettacolo è diretto da Antonio Calenda e prodotto dal Centro Teatrale Bresciano e da Promo Music, con la collaborazione di Mittelfest 2016 e Dueffel Music.

Le musiche, originali, sono firmate da Simone Cristicchi e Valter Sivilotti, che ha diretto il Coro Ensemble Magnificat di Caravaggio le cui voci registrate impreziosiscono la colonna sonora dello spettacolo.

La storia, realmente accaduta, è raccontata da Cristicchi anche nel suo libro “Il secondo figlio di Dio” (presentato sabato scorso a Trieste) dove è narrata l’incredibile storia di David Lazzaretti, il mistico ed eretico cristiano che all’alba delle prime luci repubblicane sull’Europa fondò la Chiesa Giurisdavidica.

Dopo aver narrato la fantasia dei matti, il coraggio dei soldati italiani in Russia e l’esodo degli italiani d’Istria, il “cantattore” romano riporta alla luce una vicenda meravigliosa e coinvolgente, intrisa di utopia e spiritualità, sporca di sangue e misteri ancora da chiarire.

Il protagonista: David Lazzaretti

David Lazzaretti nacque nel 1834 ad Arcidosso, sul Monte Amiata, in una Toscana matrigna e madre, terra di indigenza e sfruttamento, più vicina al Medioevo che al Rinascimento. Barrocciaio per necessità, fin da ragazzo venne assalito da febbri e visioni mistiche che lo portarono a elaborare un personalissimo percorso spirituale nel seno della chiesa cattolica.

Il simbolo della sua misteriosa missione era formato da due C contrapposte con la croce nel mezzo, come l’annuncio di un nuovo Cristo in arrivo.
 La sua predicazione richiamò migliaia di persone tra la Toscana e la Sabina, organizzate in una convivenza armoniosa che richiamava le prime comunità cristiane, in cui solidarietà, uguaglianza e istruzione erano le fondamenta, e il lavoro in comune un mezzo per elevare lo spirito.

Se da una parte fu perseguitato dalla legge e considerato un pazzo sovversivo, dall’altra l’”Uomo del mistero” conquistò seguaci e protettori tra nobili intellettuali e alti prelati godendo del sostegno sia di Don Giovanni Bosco che del pontefice Pio IX.

Il suo messianesimo però mise in allerta sia la Chiesa di Roma che il neonato Stato Italiano, i quali per la prima volta si trovarono in accordo. Il 18 agosto del 1878, la pallottola di un carabiniere pose fine alla sua esistenza.

 Ne “Il secondo figlio di Dio” Cristicchi si infila nei panni del cecchino, Antonio Pellegrini.

Perseguitato dagli occhi della sua vittima e dai rimorsi di coscienza, Pellegrini cerca e trova l’anima di una personalità complessa, immergendosi in una vicenda ricca di inquietanti coincidenze, intrighi di potere tra massoneria, esoterismo e ambigui salotti vaticani. Santo, eretico, pazzo o precursore, David Lazzaretti arrivò troppo tardi in un mondo troppo vecchio che non comprese la portata del suo messaggio universale: un uomo troppo scomodo perché potesse continuare a vivere.

[Serenella Dorigo]

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