Arrestato il sindaco di Premariacco per truffa, peculato ed altri reati

Udine – Il sindaco di Premariacco Roberto Trentin è stato arrestato per truffa, peculato ed altri reati, e con lui alcuni responsabili degli uffici tecnici del comune di Premariacco e di Torreano di Cividale.

Le Fiamme Gialle di Udine, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a sei misure cautelari personali, 22 perquisizioni e sequestri presso uffici pubblici, imprese, professionisti e abitazioni private, per plurime irregolarità nella gestione degli appalti dei Comuni di Premariacco e Torreano.

L’operazione rappresenta l’epilogo di una prima fase investigativa in esito alla quale il gip del Tribunale di Udine ha disposto gli arresti domiciliari per il sindaco di Premariacco – che era stato eletto con la Lista Civica Vivere Premariacco – e per i responsabili dell’ufficio tecnico dei Comuni di Premariacco e Torreano, mentre due imprenditori e un architetto sono stati destinatari del divieto di contrarre con la pubblica amministrazione.

Ci sono altri 11 indagati, tra i quali il vicesindaco, un consigliere e il segretario comunale del Comune di Premariacco, il comandante della Polizia Locale dell’Unione Territoriale Intercomunale Natisone, tre imprenditori e quattro privati (di cui due per una donazione fittizia e due per la falsificazione di un testamento).

Numerose sono le fattispecie illecite a vario titolo ascritte dalla Procura di Udine agli indagati. Tra esse, i reati di turbativa d’asta, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, traffico di influenze illecite, peculato d’uso, truffa aggravata ai danni di ente pubblico, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità in testamento olografo e omessa denuncia di reato da parte di un pubblico ufficiale.

Le indagini hanno preso origine nel 2019 in seguito alla segnalazione di un dipendente comunale non disposto a soddisfare le indebite pressioni e sollecitazioni che gli giungevano dal sindaco, dal vicesindaco e da un consigliere comunale di Premariacco e, proprio per questo, sostituito con un funzionario maggiormente compiacente.

Ne è seguita un’indagine condotta non soltanto attraverso la ricerca di puntuali riscontri documentali, ma anche facendo ricorso allo strumento delle intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che all’utilizzo di un captatore informatico da remoto (trojan) all’interno dello smartphone di uno degli indagati. È stato soprattutto grazie all’utilizzo del software “spia” che i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Udine hanno potuto acquisire fondamentali riscontri probatori, quali conversazioni, immagini, messaggi, spostamenti e incontri, altrimenti non intercettabili per la particolare cautela prestata dai principali indagati, che ai colloqui telefonici preferivano sempre incontri diretti e riservati, in luoghi esterni agli uffici comunali.

In questo modo, le indagini tecniche hanno consentito di delineare, nel comune di Premariacco, un preoccupante asservimento dell’ufficio tecnico comunale alle richieste del sindaco, mentre si è registrata l’inerzia del segretario comunale di fronte a una gestione palesemente irregolare e viziata.

Tra gli appalti oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica vi è la demolizione di una scuola elementare, l’acquisto di uno scuolabus, la realizzazione di una bretella stradale, il riordino di un cimitero, il rifacimento del guado di un torrente, l’adeguamento di un impianto sportivo, l’asfaltatura delle strade e l’affidamento di alcuni incarichi professionali. In tutto, si tratta di affidamenti irregolari per un valore stimato di circa 900 mila euro, anche se il reale importo non è, al momento, interamente determinabile, in quanto le indagini hanno documentato accordi illeciti che già prefiguravano possibili varianti in corso d’opera, con cui far lievitare i prezzi e neutralizzare i ribassi effettuati in sede di gara.

A margine delle condotte più gravi, è stato anche ipotizzato il peculato per l’uso di un generatore di elettricità di proprietà comunale, impiegato da uno degli indagati per una festa privata.

Il sindaco di Premariacco, nell’esercizio della propria attività di geometra, risulterebbe anche essersi reso responsabile della falsificazione di un testamento olografo per finalità di evasione fiscale, oltre che di aver pattuito un illecito compenso conseguente al suo interessamento presso il Comune di Torreano, onde consentire l’affidamento di un incarico professionale a un progettista compiacente.

Si procede, altresì, per la riscontrata violazione del segreto d’ufficio da parte del comandante della Polizia Locale per aver rivelato al sindaco di Premariacco l’esistenza dell’esposto che ha dato origine alle indagini.

Al fine di acclarare i reati oggetto di indagine e altri di analoga natura (compresa l’assunzione di personale dipendente presso il Comune di Premariacco), oltre 80 Finanzieri hanno dato esecuzione ad alcuni provvedimenti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Udine, presso i Comuni di Premariacco e Torreano, il Centro di Protezione Civile di Premariacco, la Polizia Locale dell’Unione Territoriale Intercomunale Natisone a Cividale, un notaio, 4 professionisti, 9 imprese (7 in provincia di Udine, una con sede a Pordenone e una in provincia di Venezia) e 8 abitazioni private.

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