Sistema sanitario FVG in affanno su vaccini anti Covid. Quasi 350mila prenotazioni a dicembre

FVG – Sistema sanitario regionale in affanno sui vaccini anti Covid. Mentre i presidi della regione sono in subbuglio per la mancanza di insegnanti a causa di un buon numero di docenti non ancora vaccinati, la mole di prenotazioni che giunge agli sportelli CUP rende la situazione complessa da gestire.

“Abbiamo assistito nella nostra regione a un boom sul fronte delle vaccinazioni che ad oggi prevede già 346mila prenotazioni per il mese di dicembre. Queste prenotazioni sono avvenute precedentemente alla definizione delle categorie prioritarie da parte del Governo e si compongono di 116mila persone che rientrano nelle priorità (fragili, sanitari, insegnanti e forze dell’ordine) e di altre 230mila che, non facenti parte delle categorie dei prioritari, si erano prenotate come previsto dalle progressive aperture alle altre fasce d’età”.

Questo, in premessa, quanto ha affermato il vicegovernatore alla Salute, Riccardo Riccardi, relativamente alle prenotazioni per la vaccinazione anti-Covid in Friuli Venezia Giulia.

Come ha spiegato Riccardi, infatti, il problema alla base delle attuali criticità sulle prenotazioni è che l’Amministrazione sta riservando gli slot per il mese di dicembre alle 87mila persone prioritarie “che non si sono ancora prenotate”.

“Questi 87mila – ha puntualizzato il vicegovernatore -, aggiungendosi ai 346mila disponibili, fanno più o meno il numero dei vaccini disponibili di cui siamo forniti per dicembre. Quindi tutte le altre persone che non rientrano tra i prioritari, ma fanno parte delle altre categorie, hanno la possibilità di prenotarsi per fare la vaccinazione da gennaio. A questo riguardo va sottolineato che comunque tutto dipende dal flusso delle dosi che al momento non è ancora noto”.

Infine Riccardi ha ricordato che il richiamo viene eseguito con qualsiasi vaccino a mRna, “quindi nella fattispecie con Moderna, che attualmente – ha concluso – è quello che sta nelle disponibilità del Sistema sanitario regionale”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi