Anticipazioni per la nuova Stagione teatrale del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Trieste – La stagione 2020-2021 si inaugura il 6 ottobre, con “La pazza di Chaillot”, una produzione che sarà presentata a Trieste in prima nazionale. L’adattamento del testo di Jean Giraudoux è di Letizia Russo, una delle più quotate drammaturghe contemporane e va in scena nella regia di Franco Però, che ha scelto per il ruolo del titolo Manuela Mandracchia, una delle punte di diamante del teatro italiano, più volte Premio Ubu.

Al suo fianco ci sarà un attore di assoluta statura, Giovanni Crippa assieme alla Compagnia Stabile del Teatro e ad altri interpreti che si stanno definendo in queste ore. Un cast e un allestimento ragguardevoli, dunque, per proporre al pubblico un testo presago, capace di sollecitare riflessioni molto attuali, una commedia fantastica “folle, ecologica, politica, poetica ed ingenua”, come la definisce il regista.

Si è lavorato per riproporre, fra i molti nuovi titoli in cartellone, alcuni fra gli spettacoli più attesi della passata stagione, a cui il pubblico è stato costretto a rinunciare: ritorneranno allora in scena “Scintille” – un esempio eccellente di teatro civile con Laura Curino, diretta da Laura Sicignano – “Arsenico e vecchi merletti” la commedia di Joseph Kesserling magistralmente interpretata da Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, e il poetico “Slava’s Snow Show”, esperienza di emozione teatrale da vivere e rivivere.

Come è tradizione lo Stabile regionale manterrà nella programmazione quella molteplicità di linguaggi e generi che lo connota: per ritornare a vivere il clima emozionante del musical, ecco allora che si sta lavorando a una nuova rassegna, intitolata “Le stelle del Musical” che vedrà la partecipazione di molti nomi di prima grandezza del musical italiano e internazionale sul palcoscenico del Rossetti per eventi unici e in esclusiva per l’Italia.

La Stagione 2020-2021 articolerà la programmazione suddividendola in due parti: la prima correrà fino alla fine del 2020, la seconda si aprirà con il nuovo anno. Una scelta di saggezza e di carattere soprattutto organizzativo che permetterà allo staff dello Stabile regionale soprattutto di intervenire agilmente in caso di un auspicabile allentamento o di una modifica delle misure di sicurezza sanitaria.

Se dunque da un lato, alzare il sipario sulla stagione 2020-2021 possiederà questa volta un significato davvero speciale, va anche sottolineato che il Teatro Stabile regionale è ritornato all’operatività appena è stato possibile, recuperando fin dai mesi estivi l’essenziale rapporto attore-spettatore e la dimensione “dal vivo” di cui si era sentita forte nostalgia.
Lo dimostra l’accoglienza calorosa ricevuta dai quattro spettacoli proposti nell’ambito della rassegna Trieste Estate, per cui si ringraziano per la collaborazione il Comune di Trieste e il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare.

Fino ad ora “I Bagni di Trieste” e “A Sarajevo il 28 giugno” a Miramare, “Morire per quattro monete” all’Orto Lapidario del Museo dell’Antichità Winckelmann e “Triestini d’Oltremare” alla Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio – quest’ultimo ancora in corso, fino al 9 agosto – hanno registrato oltre 1500 presenze, e soprattutto una sincera, entusiasta partecipazione da parte del pubblico: una base importante per lavorare a una bella nuova stagione.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi