Omaggio di Servillo, Girotto e la loro band a Battisti con “Pensieri e parole” al Rossetti

Trieste – “Pensieri e parole” è ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per il cartellone altripercorsi e va in scena al Politeama Rossetti soltanto stasera lunedì 13 novembre alle ore 20.30.

«Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Cantare nuovamente le sue canzoni, da Mogol a Panella, è la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana che tanto ci suggerisce e commuove» Peppe Servillo condensa in poche, semplici parole il suo approccio a Lucio Battisti, cui è dedicato “Pensieri e parole” il nuovo spettacolo che lo vede – assieme a uno straordinario assieme di musicisti – ripercorrere il più amato repertorio del grande cantautore. Lo spettacolo nasce dall’inarrestabile voglia di “continuare assieme” – dopo le esperienze di “Uomini in frac” su Modugno e di “Memorie di Adriano” dedicato a Celentano – sentita da Servillo e dai suoi eccezionali compagni di viaggio: Javier Girotto al sax, Fabrizio Bosso alla tromba, Furio Di Castri al contrabbasso, Rita Marcotulli al pianoforte, Mattia Barbieri alla batteria… musicisti che non necessitano ulteriori presentazioni: dicono tutto di sé fin dalle prime loro note sul palcoscenico.

Ed allora ecco “I giardini di marzo” e “Amarsi un po’”, “Emozioni” e “29 Settembre”, “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi” e “Il mio canto libero”: una ventina fra i brani più e meno noti di Lucio Battisti si succedono in una serata che – va evidenziato – è un omaggio seducente e per palati raffinati. Niente a che fare con banalità da “amarcord”, assolutamente fugato ogni rischio di proporre delle “cover”… Le canzoni, le parole, il pathos ci sono tutti, ritornano perfettamente e fanno vibrare gli spettatori, ma sono reinventati in un tessuto complesso e incantevole di arrangiamenti sapienti e audaci, di giochi polifonici dove combinazioni strumentali e dinamismo sembrano stupire attraverso infinite architetture.

D’altra parte non poteva che essere così se la voce ed i musicisti sul palco rappresentano la créme del jazz e dell’interpretazione: carismatici, originali, suadenti. Li descrive bene il colto Pier Giorgio Camaioni: «Peppe Servillo che scandisce – quasi sillabandola – ogni parola, e si muove sul palco con l’eleganza selvatica di un condor; Fabrizio Bosso essenziale nei suoi geniali lampi dorati di jazz; Furio Di Castro che col contrabbasso ben puntato fa da baricentro; Mattia Barbieri con la sua batteria, giustamente misurato ma prezioso nel tourbillon di ritmi; Rita Marcotulli, il pianoforte che in Battisti non sapevi… l’avesse avuto lui una così; Javier Girotto che dà i tempi e ciclicamente si fonde con la chimica di Bosso: jazz inventato di notte e poi scritto, organizzato, rigoroso, perfino con tracce di Settecento, di Bach veloce, di Blues, di Cacerolazo…»

Sapori latini, avvolgenti, commoventi che si intrecciano – senza soffocarla, anzi espandendola – all’originalità compositiva di Battisti e valorizzano i suoi testi, che ancora riescono a toccare il cuore della platea, raffigurando emozioni universali, malinconiche solitudini, brividi d’amore. E così parole e melodie dissolvono i confini e i pregiudizi fra generi e aprono al pubblico l’abbraccio della poesia e della grande musica.

Protagonisti in scena sono dunque Peppe Servillo (voce), Javier Girotto al sax, Fabrizio Bosso alla tromba, Furio Di Castri al contrabbasso, Rita Marcotulli al pianoforte, Mattia Barbieri alla batteria. Gli arrangiamenti sono di Javier Girotto il tour è a cura di ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna.

I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e naturalmente anche attraverso il sito www.ilrossetti.it. Attraverso gli stessi canali si possono acquistare ancora molte tipologie di abbonamento alla Stagione del Teatro Stabile che proseguirà il 16 novembre con il musical “Green Day’s American Idiot” e sabato 18 con il concerto di Ute Lemper.

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