Assostampa e Ordine dei giornalisti: solidarietà per fotografo aggredito dai No Vax

Trieste – Assostampa Fvg e Ordine regionale dei Giornalisti esprimono solidarietà al giornalista fotografo de “Il Gazzettino” di Pordenone che sabato 29 gennaio, nello svolgimento del suo lavoro, è stato aggredito prima verbalmente e subito dopo fisicamente, da un cittadino, successivamente identificato dalle Forze dell’Ordine, che stava prendendo parte alla manifestazione autorizzata “Aperitivo no green pass”, a Sacile. Fortunatamente le conseguenze non sono state gravi, ma il collega ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del Pronto Soccorso.

Nell’arco di 24 ore la cooperativa di fotografi che lavora per il “Il Gazzettino” tra Friuli e Veneto è stata bersaglio di altri due attacchi (seppur non fisici, ma ricchi di minacce violente ai danni dei giornalisti) in altrettante manifestazioni No Green Pass che si sono svolte in Veneto. Come già accaduto a Trieste in numerose precedenti occasioni, svolgere il nostro mestiere è diventato sempre più rischioso in un contesto dove, inspiegabilmente, vengono consentiti eventi No Vax di ogni tipo (sit in, aperitivi, cortei) che sempre più spesso si traducono in minacce e violenza ai danni di chi documenta la manifestazione.

Assostampa Fvg e Ordine Fvg continuano a schierarsi al fianco dei colleghi aggrediti, chiedendo la costituzione di parte civile a sostegno di quanti hanno avviato o avvieranno azioni legali a propria tutela. Alla cordata regionale si unisce Fnsi, come ha spiegato nei giorni scorsi, a Trieste, il presidente Beppe Giulietti: «La Federazione nazionale della stampa italiana, raccogliendo l’appello di Articolo21, nato dopo l’analoga iniziativa di Assostampa Fvg e Ordine giornalisti Fvg, a tutela del diritto di cronaca e dei giornalisti minacciati, insultati, aggrediti da squadristi e negazionisti di qualsiasi natura e colore durante lo svolgimento del proprio lavoro e continuerà, come fatto fino ad oggi, a costituirsi parte civile nei processi contro chi è accusato di aggressioni e minacce nei confronti dei colleghi».

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