“In Sicilia il PD ha fatto la scelta di un candidato civico”: messaggio subliminale di Matteo Renzi per le regionali FVG?

Trieste – Il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha presentato il suo libro “Avanti” il 6 settembre alle 18 a Sistiana, al Beach club di Portopiccolo, unico evento in Friuli Venezia Giulia del tour di incontri legato al volume edito da Feltrinelli. La presentazione è stata confermata all’ultimo momento dal quotidiano locale “Il Piccolo”.

Un piccolo “giallo”: la tappa triestina, annunciata nei giorni scorsi da un paio di trafiletti (su “Il Piccolo” e su trieste.diariodelweb), non è stata neppure inserita nell’”app” Matteo Renzi scaricabile sui telefonini, e per alcune ore è rimpallata la notizia che l’apparizione sarebbe stata rimandata per la concomitante conferenza «Rappresentatività e governabilità: quale legge elettorale?» prevista all’hotel Urban di Trieste per la Festa dell’Unità in corso nel capoluogo; ma poi ad esser rimandato è stato l’evento triestino: ubi segretario, festa cessat.

È stato il direttore del quotidiano triestino, Enzo D’Antona, a dialogare con Matteo Renzi facendo scorrere via via i temi cari all’ex leader, di fronte ad un piccolo stuolo di imprenditori e manager del Friuli Venezia Giulia: tra gli altri, c’erano Riccardo Illy, l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, il presidente di Unindustria Pordenone Michelangelo Agrusti, Mitja Gialuz presidente della Barcolana.

In prima fila la presidente della Regione Debora Serracchiani, il vicepresidente Sergio Bolzonello, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, Antonella Grim e Adele Pino rispettivamente presidenti della segreteria regionale e provinciale PD, il fedelissimo capogruppo dei democratici alla Camera Ettore Rosato, storico deputato triestino. Il senatore Francesco Russo (PD) era seduto in fondo alla sala.

Sul “perché ha scritto questo libro”, Renzi ha esordito con un tuffo nel passato: dare la “versione di Renzi” riguardo ai suoi gloriosi 1024 giorni di governo (per inciso, il quarto esecutivo italiano per longevità: è durato 2 anni, 9 mesi e 20 giorni).

In ordine sparso si parla delle polemiche sul Jobs Act “che ha creato 918mila posti di lavoro”; del patto del Nazareno, del referendum, che l’ex premier “rifarebbe domani”. “Nessuno ha smentito una sola virgola della mia ricostruzione dei fatti” ha affermato Renzi.

Sostiene, Renzi, però, di guardare “Avanti”: nel libro si raccontano idee e spunti per il futuro, guardando specialmente ad un’Europa che – secondo la visione renziana – dev’esser resa meno rigida sui vincoli di bilancio.

La domanda che è nell’aria fin dall’inizio, e cioè “chi sarà il candidato governatore del PD alle elezioni amministrative del Friuli Venezia Giulia”, arriva a metà dell’incontro.

“Venga qui Debora Serracchiani” scherza Renzi; poi si lancia in una riflessione sul legame tra le politiche locali e quelle nazionali a suo avviso “tirato per i capelli” e parla del caso Sicilia, dove il PD “ha fatto la scelta di un candidato civico”.

È un messaggio subliminale? Chi lo sa. Renzi si affretta a ribadire che “il candidato alla Regione nel 2018 lo deciderà il Pd del Friuli Venezia Giulia”.

Ultimo ma non meno importante argomento, il caso Regeni ed i rapporti tra Italia ed Egitto: il segretario PD ha riaffermato la piena condivisione dell’operato del Primo Ministro Paolo Gentiloni ed ha assicurato che l’ambasciatore Giampaolo Cantini si impegnerà in ogni modo per la ricerca della verità.

Al termine di una serata in cui erano visibili segnali di stanchezza, Matteo Renzi è stato preso d’assalto dai cacciatori di autografi e selfie. L’ex premier era atteso a Padova per un’altra presentazione, alle 21.

Tiziana Melloni

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